A Ponzano da due anni sono in ostaggio dell’allevatore e in condizioni estremamente critiche 238 cani di razza Husky. Il sito, in base ad un accertamento del Comune di Ponzano, non ha i requisiti richiesti per un allevamento e dunque è probabilmente abusivo. Il proprietario si oppone ai controlli, reagisce in malo modo, firma denunce, fioccano ricorsi. Ed i cani sono ancora lì, non c’è stato verso di liberare gli animali. L’ultima volta che Carabinieri, funzionari Asl e del Comune sono riusciti ad accedere al sito è stato lo scorso 18 febbraio. In quell’occasione è stato redatto un verbale poi consegnato alle autorità competenti, Prefettura e Magistratura. Non abbiamo potuto verificarne il contenuto ma i testimoni raccontano di una situazione fuori controllo dal punto di vista dell’igiene e della sicurezza degli animali.
Allevatore vieta accesso a Carabinieri e Veterinari Asl
Fallito anche il sopralluogo in programma questa mattina. Il proprietario ha impedito di nuovo l’accesso con le consueta modalità cioè con urla e chiamata alla sorella avvocato. Il solito copione e così ancora una volta, le autorità sono rimaste fuori dal cancello. “Ci sembra anomalo che ogni volta che i rappresentanti delle istituzioni interessate si recano sul posto, non venga richiesto al magistrato l’immediato accesso, lasciando così all’allevatore la possibilità di sistemare le cose a proprio vantaggio”, commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale del partito politico REA. Quante volte sono intervenute le forze dell’ordine e l’ASL, ma senza entrare? Quante volte non sono stati chiesti provvedimenti d’urgenza al Magistrato per ottenere un accesso coattivo? In questo modo si è concesso a questo signore il tempo per occultare o sistemare la situazione”- chiosa il segretario nazionale REA. Il verbale del mancato accesso come prassi è stato inoltrato agli enti competenti.
Se gli animali fossero affidati al Sindaco il Comune andrebbe in default
Ma perché non si ricorre a quanto previsto dalla legge in questi casi? Gli animali una volta accertato che versano in condizioni precarie, e questo sembra acclarato, dovrebbero essere sequestrati e affidati alle cura del Sindaco in carica che avrebbe così il compito di accudirli. C’è un ostacolo: se questa eventualità fosse messa in atto il Comune di Ponzano andrebbe in default in pochi mesi. Dovrebbe provvedere ogni giorno a fornire il pasto per i 238 cani, rimettere a norma i ricoveri, garantire le pulizie, curare lo smaltimento, pagare le visite veterinarie. La spesa sarebbe, secondo calcoli prudenti, di almeno 500mila euro l’anno. Per un comune di 1200 è una cifra da capogiro cioè da fallimento.
Difficile trovare ricoveri alternativi e intanto il numero di husky cresce
Difficile per altro trovare allevamenti e ricoveri autorizzati in grado di prendersi in carico tanti cani il cui numero, in mancanza di interventi di sterilizzazione, continua a crescere: infatti due anni fa erano la metà. Per i bellissimi husky sembra un girone infernale senza via d’uscita. Quanto deve durare ancora? “Una situazione inaccettabile, una vergogna tutta italiana”. Conclude Gabriella Caramanica. E come dargli torto?
