Domani è il giorno di Marco Forti 24 anni, giovane cantautore di Capena cresciuto dal seme di tre parole. Canterà a Sanremo. Non sul palco dell’Ariston ma a “Casa Sanremo”, una delle principali manifestazioni Rai legate al festival e riservata agli amanti della musica e agli addetti ai lavori. 

Amore , clamore, stupore

I semi che hanno tirato su Marco vennero lanciati da un professore di italiano che intendeva mettere alla prova i suoi ragazzi di terza media. Voleva si misurassero nella costruzione di un testo senza gabbie. Consegnò loro una mappa bianca e tre parole: amore, clamore, stupore. E le parole trovarono terreno fertile nell’animo di Marco, come semi appunto, trasformandosi in una pianta rigogliosa che oggi è un progetto di vita.

Domani Marco canta al Palafiori

Al Palafiori di Sanremo, Marco canterà “La vita reale”, il singolo tratto dal suo primo album “Dal mio punto di vista”.  Il brano racconta  un particolare istante rimasto impresso nella mente del cantautore. “Era proprio il mese di Sanremo, così lo chiamavamo a casa – spiega il cantautore  – mancavano pochi giorni all’inizio del Festival ed i miei occhi caddero su un angolo della cucina, il posto dove io e mio fratello da piccoli giocavamo sempre con i soldatini  e le macchinine fingendo di essere ciò che non eravamo. Canto la magia di quell’angolo”. 

I consigli del postino

Nel suo zaino Marco porta altre storie, gli amici, la Capena del suo cuore, Zi Peppe il postino. Come quello di Neruda del film di Troisi “Frequentava l’ambiente artistico – racconta il ragazzo -E’ stato il segretario di Ugo Attardi, Renzo Vespignani e di molti altri pittori e artisti contemporanei. Molti lo chiamano ‘Il menestrello degli artisti’ perché anche lui scrive storie musicali. E’ stato soprattutto Zi Peppe a darmi consigli, regalarmi perle di saggezza e a farmi crescere dentro, anche per rafforzarmi di carattere. A lui devo molto. In un ipotetico primo tour mi piacerebbe partire proprio da Capena – aggiunge il ragazzo – com’è accaduto qualche anno fa in Piazza della libertà, quando mi esibì come frontman con i Clean Air, il gruppo di cui facevo parte”. Il sogno domani diventa realtà. Capita.

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