Proseguono le indagini da parte degli inquirenti per appurare la dinamica dell’incidente di due giorni fa, quando sulla via Cassia all’altezza del bivio con via Oriolo Romano, un bus dell’Atc è finito contro un albero, causando il ferimento di 50 persone, di cui almeno 9 con lesioni gravi.

Due le ipotesi sul tavolo al momento: da una parte quella sostenuta da alcuni passeggeri, che hanno dichiarato che l’autista “guidava senza mani, in quanto stava inviando dei messaggi al telefono“.

Dall’altra parte quella del malore o del colpo di sonno, sostenuta dallo stesso autista, che ha detto. “Non ho visto più niente e mi sono ripreso subito dopo l’impatto“.

Il telefono del conducente è ora all’esame degli inquirenti, mentre i test di droga e alcol hanno dato esito negativo.

Intanto, nella mattina di giovedì 17 ottobre è arrivata la difesa dell’autista da parte dei sindacati.

«Riguardo l’incidente sulla Cassia, una testimone ha detto di aver visto l’autista addormentarsiha detto Claudio De Francesco, segretario generale della Faisa Sicel,  la Federazione Autonoma Italiana Sindacale degli Autoferrotranvieri, intervenuto in una trasmissione radiofonica-. Lui è un ragazzo modello, ha un curriculum aziendale perfetto, alcool test e droga test sono risultati negativi. Crediamo che qualcosa di strano sia accaduto, aspettiamo delucidazioni da parte degli inquirenti».

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