C’è una filastrocca che può andare avanti all’infinito e un video molto antico dove le parole della canzone sono scritte a mano su cartelli, qualcuno pure da Allen Ginsberg di suo pugno. E poi c’è l’ostinatezza di chi si sente nel giusto.
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2️⃣
Tutto in una canzone? Si. Siamo negli anni ’90 e un giovane ed eclettico cantautore partecipa al festival di Sanremo. E fin qui…
Ha avuto un buon successo radiofonico, porta suoni nuovi, e soprattuto porta testi mai banali. E per la prima grande uscita decide di esagerare.
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3️⃣La canzone si apre con un re che chiede una favola alla sua serva, e lei gliela racconta. Poi le parole di questa canzone scorrono su cartelli scritti a mano che vengono lasciati cadere appena pronunciate. Effetto scenico grandioso. Una citazione, chissà quanti l’hanno colta⬇️Image
4️⃣Lo aveva fatto Bob Dylan nel 1965 nel documentario Dont Look Back, mentre cantava Subterranean Homesick Blues. Lo fa di nuovo Daniele Silvestri, mentre canta di quest’uomo che urla le sue ragioni, quelle che ci dovrebbero spingere a unirci e a lottare contro l’ingiustizia.
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5️⃣
L‘Uomo col Megafono arriverà ultima (ma va?), e meno male. Ma tanto l’uomo col megafono non molla, e urla ancora.
Compagni! Amici! Uniamo le voci.
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