Un mondo normale, sereno, fatto di tolleranza, integrazione, curiosità delle voci della terra, così come lo insegnano le maestre delle elementari, così come lo racconta, sempre e per sempre, Gianni Rodari.

Tanti colori, tante lingue, tante storie che vengono da lontano: dal Medio oriente all’Africa, fino all’Asia. E poi presentazione di libri, teatro, musica e lo street food dell’Ape Baobab.

Sabato e domenica, 19 e 20 giugno, nella meraviglia di Piazza del Popolo, centro storico di Capena, è in programma la manifestazione il “Festival  dei colori” in occasione della giornata mondiale del rifugiato.

A Capena sono 18 persone, 3 bambini, 5 adolescenti che abitano in case affittate secondo il programma governativo. Per la comunità sono una risorsa.

La festa racconta accoglienza e futuro

La manifestazione, voluta dal Comune,  racconta di quete persone che amano l’Italia, le colline che le ospitano e dove camminano questi mesi. Per farlo studiano e lavorano. Chi fa corsi di estetica, chi il falegname, chi assiste disabili, chi studia per fare l’agricoltore. Il progetto è gestito dai giovani della cooperativa Alicenova,  che forniscono assistenza e predispongono corsi d’italiano, curano l’inserimento del piccolo gruppo nella comunità. Lavorano a mischiare i colori del mondo nel tessuto della solidarietà.

Abbiamo parlato con Leonardo Iena, uno degli operatori: “Sono adulti e ragazzi che cercano una nuova possibilità di vita, un nuovo orizzonte di serenità, dopo una vita precaria fatta di miseria, rischi, violenza. I tre bambini fanno ed hanno fatto le elementari nel plesso del paese, gli adolescenti studiano a Roma, come molti di noi, uno ha seguito un tirocinio in agricoltura con un giovane capenate che sta facendo crescere una nuova vigna”.

Il progetto dura un anno, con step a sei mesi. Poi si presume che, se in regola con i permessi di soggiorno, ognuno si attivi per fare la sua parte.

In scena accoglienza e futuro 

L’avvio della festa è fissato per domani alle 17,00. Grandi e piccini potranno prendere parte al Laboratorio di Ceramica a cura di Battista Rea ed imparare a manipolare ed a creare con la creta. Alle ore 18,00 amministratori comunali, insieme ai responsabili racconteranno il senso del progetto: una piccola introduzione alle varie attività dei beneficiari del SAI tra le quali quella dei laboratori per la creazione ed installazione di casette per i libri negli spazi pubblici per sostenere sensibilizzare alla lettura. 

L’Associazione Amurt  racconterà l’esperienza dei laboratori condotti per la sistemazione di aiuole pubbliche ed altre attività sul territorio. A seguire Flavia Margaritelli presenterà il libro “Rispetto come antidoto alla violenza”.  Alle 20,00 la musica in piazza, suoni, ritmo e danze africane a cura di “Artisti Resistenti”.

Domenica alle 20,45 Andrea Satta presenta: “Mamme Narranti” favole raccontate da mamme di tutto il mondo con sottofondo musicale e rappresentazione grafica in tempo reale di un grande disegnatore e fumettista. 

Alle 21,30 la compagnia teatrale Damarte metterà in scena testi e narrazioni di David Mastinu e Martina Zuccarello.  In chiusura, odori e sapori di ogni cultura, stand gastronomico di Baobab Street Food. Una bella occasione di festa, un appuntamento da seguire per un week end dal sapore diverso.

#ripartiamodalSAI

 

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