Porta il numero 000685 del 26 gennaio 2021 l’atto regionale che dà il via libera alla realizzazione del polo logistico di Castelnuovo nell’area intorno al casello Roma Nord.

La Regione ha concluso positivamente la valutazione del piano presentato dal comune da oltre un anno. La determina di 21 pagine ripercorre la storia del progetto e lo licenzia consegnando al Comune l’ok necessario a poter avviare i lavori, cosa che si presume avverrà entro la prossima estate.

18 le prescrizioni indicate dalla Regione

Il parere è però corredato da 18 prescrizioni. Impongono di non dimenticare di realizzare nell’area le opere pubbliche previste, tra cui le fogne e tutte quelle misure compensative e mitigative necessarie ad operare un intervento che recuperi la continuità del paesaggio oggi compromesso dalla presenza di cave esaurite e spesso abbandonate. Tutelate tutte le abitazioni sparse presenti nella zona. L’area interessata dal progetto è di oltre 50 ettari. Sostituisce quella prevista dal piano regolatore vigente ma in area di esondazione del Tevere. Come abbiamo scritto in un precedente articolo, i terreni inseriti tra la Tiberina e la provinciale per Capena ospiteranno edifici per un centro logistico, ma anche un parco giochi, un’area servizi, mentre a tutela del complesso residenziale sarà realizzata una fascia di rispetto attrezzata a parco, estesa per due ettari. Il complesso una volta realizzato si stima porti in dote almeno 2.500 posti di lavoro.

Progetto su 50 ettari, i lavori inizieranno prima dell’estate

Le opere cosiddette mitigative dovranno essere a carico del consorzio e sulla complessiva realizzazione il Comune dovrà effettuare un monitoraggio continuo. Nell’atto regionale è precisato: “Rileva evidenziare ai fini della sostenibilità che il Piano adottato prevede uno specifico meccanismo perequativo, per cui se ne prevede l’attuazione per Comparto attraverso programmi integrati (PrInt)”. L’edificabilità dedicata alla proprietà rappresenta una porzione minore del potenziale edificatorio, una parte è soggetta a contributo straordinario da dedicare alla realizzazione di opere pubbliche e servizi.

“Con l’approvazione del Rapporto Ambientale è previsto che una quota di almeno il 15% di tale contributo sia da dedicare alle opere mitigative e compensative previste dallo stesso Rapporto Ambientale – si legge nella determina. Si prospetta per altro, in fase di valutazione, di incrementare tale proporzione in modo da assicurare l’acquisizione delle aree e la realizzazione degli interventi compensativi e delle mitigazioni  commisurando tale apporto, attraverso adeguate computazioni, all’effettiva necessità economica”.

Nel documento si chiede grande rispetto ambientale e cautela

Scorrendo le pagine si percepisce una grande rispetto per queste terre e molta cautela da parte della Regione e tutti gli enti che hanno dato il loro assenso, come  a dire che bisogna avere cura nel mettere mano e trasformare un territorio tuttavia ancora pregiato che potrebbe anche riservare sorprese storico-archeologiche.

A giorni bando comunale di formazione 

A giorni torneremo in Consiglio per la presa d’atto del parere ambientale di valutazione strategica rilasciato dopo due anni di conferenza dei servizi dalla Regione Lazio – comunica su fb il sindaco Travaglini – Siamo uno dei primi comuni a proporre un corridoio ambientale, attuando anche quei recuperi dei fronti di cave abbandonate dagli anni ’80 con un progetto non invasivo, in grado di conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale. Ora serve una politica attiva nel lavoro. Nei prossimi giorni uscirà un bando, totalmente finanziato dal comune, per formare determinate categorie lavorative”.

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