Da mercoledì 3 giugno in Italia cadono le barriere regionali e si potrà riprendere liberamente a muoversi da una parte all’altra del Paese senza dover più giustificare gli spostamenti. Scompare dunque il modulo di autocertificazione.
La distanza interpersonale di un metro, che diventano due quando si fa sport, resta la principale regola che saremo obbligati a osservare fino a che l’emergenza non sarà terminata. I baci e gli abbracci potranno essere liberi solo tra familiari e conviventi.
In auto si potrà andare tutti insieme solamente se si appartiene a uno stesso nucleo familiare convivente. Diversamente potranno viaggiare insieme solo due persone (su file diverse) e con mascherina.
Mascherina all’aperto, ecco dove non si indossa
In tutte le regioni tranne Lombardia, Trentino, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Campania e a Genova, la mascherina all’aperto può non essere indossata, a meno che non ci si trovi a fronteggiare una situazione dove viene meno la distanza interpersonale di un metro.
Dal 3 giugno l’Italia riapre le frontiere all’interno dell’area Schengen, con il Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco e San Marino. Chi arriverà da queste zone non sarà più soggetto alla quarantena obbligatoria di quattordici giorni.
Le seconde case da mercoledì saranno raggiungibili ovunque. Alberghi, b&b e case vacanza sono prenotabili, anche se sono ancora molto poche le strutture che hanno già riaperto in attesa del nullaosta alla mobilità tra le regioni e con l’estero.
Terme, centri benessere e, in alcune regioni come la Lombardia, anche piscine e palestre hanno riaperto lo scorso weekend. Obbligatorio uno spazio di sette metri quadri a persona nelle vasche.
Il divieto di vendita di bevande da asporto dopo le 21 è stato adottato da molte amministrazioni locali per evitare gli assembramenti degli ultimi giorni. Locali aperti fino a tardi, ma con l’obbligo di servire i clienti solo ai tavoli.
Nei giorni scorsi in Emilia-Romagna, Puglia, Campania e Abruzzo sono riprese le cerimonie per sposarsi in chiesa. Ammessi pochi familiari e amici, tutti in mascherina. Per i funerali in chiesa vale ancora la limitazione dei 15 partecipanti.