La situazione peggiore è in Umbria, alle prese con focolai di variante inglese, dove il 57 per cento delle terapie intensive è occupato da malati Covid, una quota quasi doppia rispetto a quella limite. Altra Regione dove la variante B.1.1.7 circola più della media è l’Abruzzo, dove non a caso l’occupazione è elevata e pari al 39 per cento: in questa regione i posti letto occupati sono 78 e non ce ne sono di attivabili. Seguono (33 per cento), Friuli Venezia Giulia (32 per cento) e Lombardia (31 per cento). Il dato migliore, invece, è in Val d’Aosta e in Basilicata, con appena il 5 per cento dei posti di rianimazione occupati.

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