Sono spesso le piccole attrenzioni a definire le grandi iniziative. E’ quello che è accaduto a Morlupo in occasione della prima edizione del Palio, dopo 15 anni di oblio. Sembrava fosse finita per sempre la storia della corsa selvaggia andata avanti per quasi un secolo e mezzo al centro del paese. Invece l’amministrazione comunale si è messa al lavoro di buzzo buono e in pochi mesi ha composto il puzzle di leggi e regolamenti necessario a rimetterlo in pista. Anzi quel “format” ormai può essere utilizzato per far rinascere tutte le tradizionali corse dei cavalli che un tempo pullulavano  nei centri tiberini. Chiare anche le indicazioni per potere riprendere a svolgere la corsa della stella  diffusa in occasione della festa di S. Antonio Abate. E queste a differnza del Palio sono gare aperte ai cavalli locali. Insomma è stato fatto un grande lavoro di recupero di storie e tradizioni locali consolidate, inserendole nel perimetro di leggi e regolamenti in vigore nel 2022.

 

Il piccolo grande gesto di solidarietà

A sottolineare il valore di questa scelta , un piccolo grande gesto di solidarietà. Al termine della gara  il sindaco Ettore Iacomussi a nome di tutta l’Amministrazione comunale ha infatti consegnato alle autorità  invitate un busta di carta con alcuni doni: c’erano dentro i prodotti delle aziende agricole di Capena e Morlupo , aggredite dal fuoco questa estate. E dunque il vino bianco del Castellaccio , la cui produzione è stata compromessa dall’incendio tra Capena e Morlupo che ha attraversato cento ettari di terra; un pacco di pasta dell’Azienda Di Pietro che ha visto andare in fumo il grano più pregiato; una piccola bottiglia d’olio di oliva dell’Azienda Carderi a ricordare le piante bruciate e il miele prodotto all’interno del parco di Veio dall’azienda Apicoltura Monte Funicolo. A ricordare che i cambiamenti climatici e gli incendi mettono a rischio le colonie di api. Un piccolo gesto di sostegno a chi in questa area continua a curare e coltivare la terra, cioè la sua identità. Il Palio stava dentro questa storia.

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