A che punto è la notte della Ferrovia Roma nord? Sempre buia. L’incertezza regna assoluta. Sembra una interminabile partita di squash: il Comitato Pendolari invia regolarmente domande che regolarmente rimbalzano contro il muro di gomma della Regione. Anche l’ultima lettera è rimasta senza risposta.

In essa si chiedevano lumi sulla questione delle fidejussioni a garanzia della corretta e tempestiva pubblica fornitura delle nuove 38 rotabili; date certe per l’inizio dei lavori di raddoppio del tratto da Riano alla stazione di Magliano Romano sulla Flaminia; di conoscere le bozze delle Carte della Qualità dei Servizi ferroviari 2025,  sulla riapertura delle biglietterie fisiche nelle stazioni e la riattivazione di un Ufficio Oggetti Smarriti, al  capolinea di p.le Flaminio. Da via Rosa Raimondi Garibaldi è tornata solo la palla dell’indifferenza.  

La risposta all’interrogazione in Consiglio regionale

Per fare il punto della situazione abbiamo ascoltato il sindaco di Riano Luca Abbruzzetti che ci ha inviato copia della risposta dell’assessore regionale ala mobilità Fabrizio Ghera, ad una interrogazione presentata dalla consigliera Eleonora Mattia. Il documento è di fine gennaio e fornisce indicazioni “nero su bianco” in merito ad alcune delle domande dei cittadini.

Prima risposta: nel testo “si precisa che l’inizio dei lavori inizialmente previsto dal mese di Febbraio 2025, subirà presumibilmente degli slittamenti che ad oggi ancora devono essere ufficializzati da parte di ASTRAL”. 

I cantieri aperti il 1 luglio (forse)

“Sappiamo che i cantieri inizieranno a lavorare il 1^ luglio dopo la chiusura delle scuole – dichiara Abbruzzetti – sarà chiusa al traffico l’intera tratta da Montebello a Morlupo. Fino a Riano si faranno lavori propedeutici al raddoppio programmato anche di quel tratto di ferrovia, si procederà alla sistemazione dei passaggi a livello”. 

Il trenino della Roma Nord continuerà a funzionare regolarmente, per almeno tre anni se tutto va bene, da Flaminio a Montebello. Poi riprenderà a sferragliare in direzione Rignano, S. Oreste e fino a Viterbo. A Morlupo si cambia insomma , per andare tornare da Roma si andrà sui bus.

Le corse saranno “limitate” a 16 treni al giorno. Bus sostitutivi: nella tratta Montebello-Morlupo, Cotral ha affidato, previa gara d’appalto triennale, la fornitura del servizio sostitutivo: occorrerà l’impiego di almeno 9 bus suddivisi in 3 linee da impiegare in servizio 7 giorni su 7.

Cosi la Flaminia diventerà un inferno

“Così si intasa la Flaminia – avverte Luca Abbruzzetti – per almeno tre anni, quella pensata da Astral è una soluzione burocratica che non tiene conto delle alternative possibili. Come sindaci abbiamo segnalato che si potrebbe procedere con l’attivazione di linee verso la stazione di Monterotondo eliminando il traffico dalla Flaminia. I pendolari di S.Oreste potrebbero far riferimento alla stazione di Stimigliano, quelli dei centri Tiberini alla stazione di Monterotondo. Il buon senso consiglierebbe di coinvolgere i sindaci per avanzare proposte, coordinare gli interventi e individuare soluzioni, le aree dei parcheggi temporanei, insomma tutte le azioni utili e necessarie per ridurre i disagi di studenti e lavoratori pendolari cittadini.”

Riattivare l’Osservatorio

“A questo serviva l’Osservatorio – luogo di confronto anche per il Comitato dei Pendolari – che invece è stato cancellato. Penso sia necessario rivedere quella decisione. Procedere senza ascoltare nessuno è un grosso errore politico e amministrativo, che può creare solo tensioni e malcontento”. 


Per altro, aggiunge Abbruzzetti, c’è un problema in merito al futuro raddoppio della ferrovia da Montebello e Riano: “ll progetto – spiega – presenta una criticità forte nei pressi della stazione di Sacrofano a Malborghetto che però è territorio del Comune di Roma, poiché la Soprintendenza non ha dato parere positivo per il tratto di sua competenza. Occorre trovare una via d’uscita, coinvolgendo il Campidoglio e l’Autorità Metropolitana,  altrimenti avremo una ferrovia mostro con un tratto di 600 metri  a binario unico. Sarebbe il caso di ascoltare, sarebbe ora che dalla Regione arrivasse un segno a pendolari e sindaci”.

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