Sulla crisi che ha portato al commissariamento del Comune di Fiano sabato c’è stata nella sala conferenze del Palazzo Ducale una assemblea pubblica convocata dai cinque consiglieri dell’ex maggioranza che hanno determinato la fine anticipata della consiliatura e la caduta del sindaco Davide Santonastaso. Hanno presentato le dimissioni dal notaio, Ottorino Ferilli, Vittoria Iannuccelli, Fatima Masucci, Primo Sparnacci, Edia Pezzola, con un atto cui hanno aderito anche i quattro della minoranza, tre del Pd e uno di Fratelli d’Italia.

Decisione a ciel (apparentemente) sereno

La decisione e le modalità scelte per attuarla hanno sorpreso la cittadinanza ma anche il mondo politico dei comuni limitrofi, nessun segno di frattura era mai apparso all’esterno, come è stato fatto notare da alcuni interventi in assemblea.  La versione dei cinque è “che già da subito  nella maggioranza si sono palesate  due correnti e che il sindaco non ha fatto nulla per superare quella frattura,  fino a che è diventata cronica e insanabile”. Le accuse : mancanza di dialogo, collegialità, fiducia, più attenzione ai pareri dei dirigenti comunali che della struttura politica.

Il bilancio 2025

Nell’incontro di sabato i cinque  hanno dichiarato che il malcontento accumulato per la mancanza di collegialità nei confronti dell’ex sindaco Santonastaso – come ha precisato nel suo lungo intervento l’ex assessore al bilancio Iannuccelli – è  esploso a dicembre 2024 sulla vicenda dei bilanci della Social Pharma, la società pubblico privata creata nella precedente amministrazione per rilanciare ruolo e redditività delle due  farmacie pubbliche, ormai assediate da quelle private. L’ex assessore al bilancio ha spiegato che nessuno aveva intenzione di dare le dimissioni, ma la presentazione del bilancio 2025 non permetteva di perdere tempo poiché in esso dovevano essere contenute le scelte per risanare i conti. Il consiglio era stato convocato per febbraio, ma se allora, hanno pensato i cinque, non si fosse trovato l’accordo il commissariamento sarebbe durato un anno e mezzo, troppo. Da qui la scelta di rompere gli indugi e staccare la spina e andare alle elezioni di maggio.  

La Social Pharma 

Ottorino Ferilli è intervenuto più volte precisando e puntualizzando, ed ha rivendicato la scelta deliberata durante la sua amministrazione di creare la società pubblico privata per gestire le farmacie comunali definendola “straordinaria”, frutto di “sensibilità”, di “carattere imprenditoriale”, “finezza”.  Di fatto dopo un bilancio positivo di 20 mila euro nel 2020, la società ha registrato solo deficit di gestione sempre più alti, oltre 300mila euro nel 2021, stessa somma l’anno dopo, nel 2023 è schizzato a oltre un milione, con 600 mila euro a carico del bilancio comunale. Da aggiungere la perdita 2024. L’entrata straordinaria è ormai  azzerata dai conti in rosso.

Tasse in arrivo chiunque vinca

Per risalire la china occorrerà che i cittadini di Fiano nei prossimi anni mettano mano nelle proprie tasche, pagando pegno in forma di tagli ai servizi e aumento delle tasse comunali. E’ una strada obbligata che dovrà percorrere, come ha detto lo stesso Ferilli nel suo intervento finale, chiunque vinca le elezioni comunali. Alla domanda posta in assemblea “perché il notaio”, i cinque hanno risposto che per sfiduciare il sindaco ci sono due strade , “la sfiducia in consiglio o la firma contestuale della maggioranza relativa”. 

Sindaco dimissionato “bravo ragazzo”

Ottorino Ferilli anche in  questo caso ha puntualizzato rivendicando scelta e metodo: “Come succede in ogni consiglio d’amministrazione pubblico o privato – ha detto –  quando chi riveste il ruolo apicale perde la fiducia dell’assemblea si cambia. Per me, per noi, Davide  Santonastaso era, è, e sarà sempre un bravo ragazzo”. 

 

 

 

 

Sponsor