È rivolta al quartiere Flaminio contro la discoteca del Maxxi. Il famoso museo di arte contemporanea di via Guido Reni, che da due anni offre anche intrattenimenti serali in musica. Si tratta di un appalto, vinto dalla medesima ditta che fa la ristorazione. Un’esperienza sensoriale fatta di sapori, note e colori si legge nella pubblicità delle serate.

Ma secondo i residenti, le belle parole maschererebbero semplicemente una discoteca all’aperto. Con musica a tutto volume fino alle 2 di notte. Mentre nel bando, c’è scritto chiaramente che gli altoparlanti dovrebbero essere staccati alla mezzanotte. E che comunque non si dovrebbero  mai superare i 50 decibel di emissioni. Unico giorno di chiusura, il lunedì. Per il resto, sei giorni su sette da queste parti si balla, o se volete, si sta svegli.

Una situazione difficile per le oltre 300 famiglie dei palazzoni adiacenti al museo, che adesso dicono basta. E che hanno anche esposto diversi striscioni. In attesa che il Comune intervenga (ma finora non è pervenuto).

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