Il 25 maggio 2025 dalle 12:00 alle 20:00 la Fondazione VOLUME! presenta La testa del poeta, un lavoro di Franco Piersanti che unisce musica, scultura e memoria, rivelando un lato intimo e sorprendente del celebre compositore.

La testa del poeta

Come già avvenuto diverse volte nella sua storia, VOLUME! accoglie e dà spazio non solo ad artisti visivi, ma anche ad architetti, scrittori o musicisti che accettano la sfida di raccontare un aspetto meno conosciuto della loro creatività e della loro visione del mondo.

Accompagnato da un testo di Silvano Manganaro, La testa del poeta è un progetto che trasforma lo spazio ponendo al centro del lavoro un universo fatto di personaggi immaginari, frammenti di scenografie, teatrini di latta, teste in cartapesta e ceramica. Oggetti fragili e vibranti che normalmente abitano lo studio di Piersanti come presenze sceniche silenziose. Piccoli mondi immaginari, capaci di evocare atmosfere, racconti e “partiture interiori”. Indagare e rendere visibili pratiche parallele degli artisti: quello che viene comunemente definito “Violon d’Ingres”, un’espressione che descrive una passione laterale, un hobby o un interesse personale che un individuo coltiva, separatamente dalla propria attività principale. Un modo per addentrarsi in mondi sfaccettati e curiosissimi, che hanno nella spontaneità e nella necessità il loro pregio migliore.

La creazione di teste e di micro scenografie, rappresenta per Piersanti una pratica nascosta che, negli anni, è diventata un vero e proprio linguaggio parallelo: un modo per toccare la materia così come, con la musica, si toccano le emozioni.

Come ha scritto Gregorio Botta parlando del lavoro di Piersanti, «[le sue teste] sembrano degli improvvisi venuti al mondo di corsa, con pochi tocchi e pochi ripensamenti, come se fossero guidati da un’urgenza interiore che li spinge a manifestarsi: così mossi, così colorati, così vitali, allegri e leggeri anche quando sono tragici». La mostra a VOLUME! mette in luce una coerenza profonda tra le due anime dell’artista: quella musicale e quella visiva. Piersanti attraversa i linguaggi (cartapesta, ceramica, animazione video, scenografia, ecc.) con leggerezza e vigore, componendo un’arte che parla al cuore con pudore, intensità e meraviglia.

Franco Piersanti: musica tra cinema, teatro, televisione

Franco Piersanti (Roma, 1950) è uno dei più autorevoli compositori italiani di musica per cinema, teatro e televisione. Formatosi al Conservatorio di Santa Cecilia, è stato assistente di Nino Rota prima di esordire nel 1976 con Io sono un autarchico di Nanni Moretti, con cui avvierà una lunga collaborazione. Altro sodalizio fondamentale è quello con Gianni Amelio, per cui ha firmato le musiche 7 di film come Il ladro di bambini, Lamerica e Le chiavi di casa. Ha lavorato anche con Bertolucci, Olmi, Crialese, Giordana, Virzì e Comencini. Sua la celebre colonna sonora della serie Il commissario Montalbano.

Il suo stile è lirico, narrativo, mai retorico, capace di restituire emozioni con pudore e intensità. Attivo anche nel teatro e nella danza (Martha Graham Dance Company, Martha Clarke), ha composto oltre cinquanta partiture sceniche. È autore di numerosi lavori sinfonici e da camera. Ha vinto, tra i numerosi premi, tre David di Donatello, due Nastri d’Argento e il premio UCMF a Cannes.

Inaugurazione:
Domenica 25 maggio 2025 dalle 12:00 alle 20:00
Fondazione VOLUME! Via di San Francesco di Sales 86/88, Roma

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