Entro l’anno partiranno i lavori per realizzare il progetto della viabilità di gronda cioè di quel “piccolo Gra Tiberino”, destinato a collegare le zone produttive di Fiano, Castelnuovo di Porto, Riano, Monterotondo, al casello A1 di Castelnuovo, bypassando la Tiberina. La Regione su richiesta dei comuni interessati, ad iniziare da Capena che ha preso l’iniziativa per recuperare l’opera, ha comunicato che sono disponibili dai fondi in perenzione, poco meno di 13 milioni. L’assessore Mauro Alessandri da parte sua ha condiviso l’urgenza di realizzare il tracciato ed ha indicato le tappe del percorso amministrativo per avviare i lavori in breve tempo. Resta il progetto definitivo già predisposto dall’Autorità metropolitana, mentre la Regione  si è impegnata a garantire il finanziamento totale pari a  30 milioni.

Disponibili 13 milioni, dalla Regione gli ulteriori fondi

Insomma, metterà i 17 milioni ad oggi mancanti. Si procede da subito con l’Autorità dell’Area Metropolitana per poi concludere la fase autorizzativa con una conferenza dei servizi finale. Entro l’estate si  sbloccherà cosi un’opera essenziale per migliorare viabilità e vivibilità di tutto il territorio tiberino interessato e che è pronto dal 2012. Si riprende dopo nove anni di oblio. Era ora.

Il tracciato del “piccolo Gra tiberino” correrà per lo più sulle terre capenati, che non hanno aree logistiche affacciate sul suo percorso, coinvolge la traversa del Grillo, liberando di un traffico ormai impazzito il “miglio d’oro” dei centri commerciali al bivio di Capena e fino a Girardi. Così la provinciale tornerà ad essere una strada di casa percorribile.  

Il progetto definitivo è pronto dal 2012, ed è costato 800 mila euro

La decisione fa seguito alla riunione tenuta nei giorni scorsi presso la Regione per fare il punto della situazione. In quella sede si è deciso di sbloccare l’opera ed a questo fine è stata convocata una riunione tecnica presso l’Astral, la società regionale che gestisce la viabilità per definire modalità operative, costi, risorse disponibili.

Il progetto rimane quello conosciuto perché già definitivo, e pagato circa 800 mila euro, con alcuni innesti. In aggiunta, infatti, su richiesta del Comune di Riano si ipotizza di aggiungere un nuovo tratto che parta da Piana Perina e finisca a Pian dell’Olmo.

Il costo dell’opera è di circa 30 milioni

Il costo dell’opera, nel 2012, era di 30 milioni. Di questi ne sono però disponibili ad oggi, come detto sopra, solo 13 poiché una parte è stata dirottata su altre opere. Le risorse mancanti, questo l’impegno dell’assessorato, saranno reperite dalla Regione in sede di assestamento o a fine 2021 con l’approvazione del bilancio 2022.

Così riparte, dopo 19 anni, la “gronda”. L’ipotesi di realizzare questo sorta di anello stradale, nasce nel 2002, su spinta dei sindaci di Capena e Castelnuovo di Porto, Riccardo Benigni e Massimo Lucchese. A rimettere in moto il percorso una riunione convocata, alla fine di gennaio, dall’assessore ai lavori pubblici di Capena Barbara Scarafoni, su input del sindaco Roberto Barbetti che ha partecipato alla riunione regionale del nuovo inizio il 25 febbraio.

Cosi la Tiberina torna ad essere una strada praticabile

Il progetto esecutivo è pronto dal 2007. Il tracciato parte dalla zona industriale di Fiano Romano, con un ponte attraversa il fosso Gramiccia, e entra nel territorio di Capena. Utilizza parte della viabilità comunale, presso il quadrivio della Madonnina supera la provinciale, imbocca la comunale correggendo il tracciato ed eliminando curve pericolose per collegarsi infine alla rotonda del casello. Si definisce così una sorta di “raccordo anulare” che mette in connessione l’area industriale di Fiano, quella di Castelnuovo e bypassa l’area commerciale tiberina. Collegati a questo anello, il tracciato di Riano al servizio dell’area logistica già esistente e di quella che verrà e quello della Traversa di Ponte del Grillo connesso a sua volta con il distretto produttivo di Monterotondo. Tutto il traffico pesante eviterebbe così la Tiberina, su cui si affacciano nuovi insediamenti residenziali e l’area commerciale fitta di frequentatissimi centri commerciali, Tiberinus e Arca, ristoranti di molto richiamo come Agorà e Francellini, Mc Donald, tavole calde, pizzerie, ipermarket, i centri Nissan e Mercedes. 

Iniziare i lavori entro l’anno

Meglio tardi che mai. Un po’ di storia. La “prima” del progetto si tenne a Capena nel 2002. C’era ancora l’hotel Feronia. Nel 2006 venne firmato un protocollo d’intesa, nel 2007 il progetto è definitivo e finanziato dalla Regione tramite la Provincia del presidente Zingaretti che però successivamente  sposta parte dei fondi per altri scopi. Già nel 2010 i sindaci denunciavanoil “colpevole ritardo” della Regione Lazio e della Provincia di Roma nella realizzazione della “Viabilità di gronda” prevista dal progetto “Bretella Salaria Sud – Secondo Stralcio“”. In effetti l’opera doveva essere realizzata prima dell’apertura del Casello. Ma era tempo di voto, la protesta sembrava strumentale e infatti passate le elezioni è calato di nuovo il silenzio. Totale. Qualche lettera, qualche lagnanza ma niente di più. Gennaio 2021 cambia tutto. Nello stesso giorno, il 26, la regione pubblica la determina che da il via libera al progetto di sviluppo sulle terre intorno al casello, il consiglio comunale di Fiano approva la delibera che autorizza Amazon a costruire il suo nuovo centro. La “gronda” diventa improvvisamente essenziale. Il comune di Capena prende l’iniziativa e fa riaprire il faldone. L’oblio è finito. Ma ora bisogna far presto, correre al ritmo di Amazon. Si può fare: c’è il progetto, la metà dei soldi necessari. Partire subito, magari a stralci, è possibile. Tocca ai sindaci ed ai cittadini pretenderlo. 

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