Per il raddoppio della Ferrovia Roma Nord da Riano alla stazione di Magliano Romano, “alea iacta est”, il dado è stato tratto, come si dice abbia detto Giulio Cesare attraversando il Rubicone.
Questa mattina, dopo venti anni di promesse e rinvii, come previsto dal cronoprogramma regionale, gli operai dell’impresa appaltante hanno preso possesso del sedime ferroviario e aperto il cantiere.
Primo atto, quasi simbolico, invece del solito taglio del nastro, il taglio delle rotaie. All’avvio del lavori hanno presenziato i sindaci dei Comuni interessati dal nuovo tracciato con tanto di fascia tricolore a sottolineare l’importanza dell’evento.
Erano presenti il primo cittadino di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini, di Riano, Luca Abbruzzetti, quello di Morlupo Ettore Iacomussi, di Rignano Flaminio, Vincenzo Marcorelli, di Magliano Romano, Francesco Mancini e di Sacrofano, Patrizia Nicolini.
È intervenuto per l’occasione l’assessore regionale alla mobilità e trasporti Fabrizio Ghera.
Dopo 93 anni via la stazione di Castelnuovo di Porto
A fare gli onori di casa Riccardo Travaglini sindaco di Castelnuovo di Porto: il cantiere infatti è stato avviato proprio nella “sua” stazione perché destinata a scomparire. La nuova, come da progetto, sarà interrata.
È infatti quello che attraversa il comune di Castelnuovo il tratto dell’opera più complesso. Il progetto prevede la realizzazione di due gallerie e appunto la demolizione del manufatto che ospita da sempre le biglietterie e per decenni anche la casa del capostazione.
Si chiude una storia dopo 93 anni di onorato servizio. Tra i cittadini del paese sulla Flaminia presenti alla manifestazione c’è stata commozione. Comprensibile. Quella porta è stata attraversata da almeno 4 generazioni.
I lavori cambieranno lo skyline del luogo profondamente. In quell’area sorgerà un parcheggio.
Conclusione lavori dicembre 2026. Dicono…
In base alle promesse regionali l’opera del raddoppio sarà conclusa a fine dicembre 2026. Visto il tortuoso e lunghissimo percorso per dare inizio alle opere, è giustificato il permanere, soprattutto tra i cittadini e utenti, di una robusta dose di scetticismo.
Però i pendolari son persone disposte a sorprendersi. In questi 18 mesi a loro spetterà il compito di sobbarcarsi tutti i disagi. La ferrovia infatti sarà chiusa per l’intero tracciato da Montebello e Magliano Romano. Qui sarà appostato il temporaneo capolinea da dove partiranno 18 corse giornaliere per Viterbo.
Disagi sulla viabilità della Flaminia
Ma non è finita: molti disagi deriveranno dalle interruzioni previste per i lavori a ridosso della Flaminia proprio tra Riano e Magliano. Anche questo tratto dall’attuale stazione di Morlupo a quella finale di Magliano sarà interessato infatti da trasformazioni importanti.
Il tracciato sarà in parte fuori dalla sede dell’attuale sedime con un viadotto lungo 935 metri; con interventi sulla viabilità ed eliminazione dei passaggi a livello.
Previsti due svincoli stradali sulla SS Flaminia che produrranno una ottimizzazione del tracciato. La ferrovia dismessa diverrà pista ciclabile.
In prossimità dei cantieri sia di Castelnuovo che di Morlupo probabilmente la viabilità sulla storica consolare, almeno in alcuni tratti, sarà gestita a traffico alternato.
Domani prima riunione coordinamento Comuni-Regione
Per i pendolari orfani del treno, il Cotral attiverà un servizio di navette sostitutive. Sul tavolo anche l’ipotesi di potenziare i collegamenti trasversali con la Stazione FFSS di Monterotondo e, per i comuni più a nord, Rignano e S. Oreste, con quella di Stimigliano.
Domani è in programma la prima riunione di coordinamento tra Regione e Comuni.
È fondamentale però che in questi lunghi mesi di tribolazione, sia messa in atto da parte delle istituzioni una comunicazione puntuale e che i cittadini siano regolarmente informati.
