“Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va”.
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2️⃣
Lo scriveva Eraclito circa 500 anni prima di Cristo. In questo celebre passaggio, però, mancano le due parole che riassumeranno il concetto e saranno l’estrema sintesi del suo pensiero: Pánta rheî, tutto scorre. Capita di passare alla storia per parole mai dette.
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3️⃣
Per tacere delle accezioni più infedeli con le quali la frase è stata utilizzata. Come nella canzone di oggi, che fa capolino tra le nuove proposte del festival di Sanremo del 2005. Tutto scorre, anche l’elefantiaco show televisivo, e loro perdono la corrente e la finale.
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4️⃣
Ma come? L’unica canzone che meriterebbe? E’ sempre così. Niente paura. La canzone dà il titolo ad un album, la delusione si scioglierà e gli eventi muteranno e saranno di nuovo propizi. Pánta rheî.
Quel disco e quella canzone resteranno in classifica 90 settimane.
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5️⃣
Sull’onda di quel fiume impetuoso viaggia da allora la carriera dei Negrmaro.
E mentre tutto scorre, forse si può solo azzardare che un disco così bello non l’hanno più… no, fa niente.

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