Intervista al sindaco di Morlupo Ettore Iacomussi a cura di Romolo Bali

Alla luce di una serie di segnalazioni da parte dei nostri lettori e di quanto letto e ascoltato a più riprese tramite comunicazioni da parte del sindaco di Morlupo, abbiamo ritenuto opportuno incontrare il primo cittadino Ettore Iacomussi per fare il punto sulla gravosa situazione dei rifiuti. Da questa intervista esce uno spaccato abbastanza inquietante di come un Comune – e di conseguenza i cittadini – si possano ritrovare con un servizio delicato come quello della raccolta rifiuti e dover lottare ogni giorno per far valere i propri diritti. Questa è la storia.

Sindaco, sembra che ci siano problemi per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti a Morlupo. Cosa sta succedendo?

I problemi con il servizio di igiene urbana persistono da molto tempo, in pratica dall’inizio dell’appalto con questa ditta. La catastrofica situazione parte da lontano e cercherò di raccontarvela in breve.

Il servizio di igiene urbana è affidato da ottobre 2018 alla società AVR S.p.A., a seguito di una procedura di gara pubblica indetta sotto la gestione del Commissario Straordinario che mi ha preceduto.

Il precedente appalto era scaduto il 3 giugno 2016. Sotto la precedente amministrazione, l’ufficio ambiente aveva iniziato a redigere il progetto, che poi è stato modificato e completato sotto la gestione commissariale, la quale ha fatto delle scelte. Fra queste la frequenza della raccolta, il fatto di non distribuire i mastelli e le buste e non ultima la durata del nuovo contratto portata a 7 anni.

Al mio insediamento il comune di Morlupo aveva un debito nei confronti del precedente gestore, la Cooperativa 29 giugno, di circa 650.000 Euro. La mia amministrazione ha pagato gran parte del debito nei confronti di questa società, ormai in liquidazione. Rimangono circa 267.000 Euro, per cui ci si è accordati con il Commissario Liquidatore per il saldo nei prossimi mesi.

Il Comune sta però pagando una banca per questo residuo di debito e non l’azienda. Come mai?

Per quanto riguarda AVR c’è da dire che prima della firma del contratto, nell’agosto 2018, la società ha ceduto il credito delle nostre fatture ad una banca, la UNICREDIT. Questa legittima scelta aziendale, cui il Comune non si è opposto, permette all’azienda di esporsi ulteriormente per fare gli investimenti previsti dal contratto.

Il Comune di Morlupo quindi paga la banca e non la ditta. A sua volta la banca estende il credito alla ditta. Questo ha però anche degli svantaggi:

  • Il comune, in caso di inadempienza della ditta (come per esempio in caso di mancato pagamento degli stipendi agli operatori AVR) non può sostituirsi alla stessa nel pagamento diretto degli stipendi;

  • Se la ditta non ottempera al contratto il Comune deve applicare delle penali pecuniarie, che vanno a sottrarsi all’emolumento da inviare alla banca, con la conseguenza che la banca a sua volta si rivale sulla ditta fornendo minore liquidità.

Sono concetti abbastanza complicati, che ho cercato di semplificare estremamente, per farvi comprendere la situazione.

Per quanto riguarda la situazione degli operatori di AVR, come stanno realmente le cose?

Nei primi giorni di ottobre 2018 la AVR subentra alla Cooperativa 29 giugno, assorbendo gran parte dei dipendenti, in base a una clausola sociale che tutela i lavoratori. Vengono assorbiti 24 operai, la maggior parte con contratto part-time. Nasce una prima piccola protesta, in quanto negli ultimi 6 mesi di gestione della precedente ditta, l’orario degli operai era stato aumentato, ma essendo stato redatto il progetto con il vecchio monte ore, la gara per l’assegnazione del servizio al nuovo gestore è stata bandita con il vecchio monte ore.

Tornando ai fatti, la AVR vince la gara sia con una ottima offerta economica, che con un buon progetto e delle opere migliorative che in seguito elencherò. La durata del contratto è di 7 anni, con un canone annuo di circa 1 milione di euro, con rate mensili di 87.201,72 Euro.

Nonostante ciò la ditta cede il credito dei primi mesi per 89.845,05 Euro mensili ed emette queste fatture errate, poiché conteggia erroneamente in fattura anche il compenso del DEC, una figura esterna, denominata Direttore Esecuzione del Contratto, che ha il compito di controllare il rispetto del contratto di servizio. Il controllato quindi non può pagare lo stipendio del controllore.

Nasce un contenzioso che, dopo vari tavoli legali e contabili, si conclude con un accordo siglato il 27 marzo 2019. Senza questo documento, fino a quella data, il Comune non ha potuto pagare alcuna fattura.

Nel contratto erano previsti anche degli investimenti da parte della ditta. Di cosa si tratta?

Nei primi 90 giorni di appalto, la ditta, da contratto, avrebbe dovuto effettuare degli investimenti, proprio quelli che le hanno consentito di vincere la gara rispetto ad altri concorrenti. Fra questi investimenti ne elenco solo alcuni:

  • La compostiera di comunità, di circa 300.000 euro

  • La spazzatrice elettrica, 250.000 euro

  • La sistemazione della strada dell’eco-centro

  • L’affitto di un locale da adibire a eco-sportello per il cittadino e di un luogo per il parcheggio dei mezzi.

Andando per punti:

  • la compostiera di comunità permette di smaltire l’umido con enorme risparmio per i cittadini di Morlupo. Da progetto si prevede un risparmio annuo di oltre 100.000 euro annue. Questa mancanza costituisce un danno economico per la cittadinanza.

  • La spazzatrice elettrica fa parte del progetto di spazzamento strade, mai completato. Il progetto prevedeva che 4 netturbini a piedi spazzassero le vie inaccessibili, che la spazzatrice grande spazzasse le vie principali e che la spazzatrice elettrica, con un calendario mensile di divieti di sosta, spazzasse e diserbasse il resto del paese. Attualmente lo spazzamento e il diserbo delle strade è sempre incompleto in quanto richiede interventi manuali che la ditta non riesce ad effettuare.

  • La sistemazione della strada dell’eco-centro era un’opera fondamentale per accedere allo stesso. Alla fine l’abbiamo dovuta realizzare noi.

  • L’eco-sportello, ovvero il servizio al cittadino, è stato allestito temporaneamente in un locale comunale, mai pubblicizzato, senza indicazioni, senza una chiara compensazione per l’ente relativamente all’affitto;

  • Il parcheggio dei mezzi, di cui la ditta avrebbe dovuto pagare un congruo affitto, avviene invece all’eco-centro, senza una compensazione definita.

Se non andiamo errati, ci sono state però anche altre mancanze da parte dell’AVR di cui vi siete lamentati sia voi amministratori che i cittadini…

Oltre a queste mancanze, spesso la cura del verde è stata fatta in modo grossolano e incompleto (una siepe si, una no), erba tagliata senza pulire, con sufficienza, non curandosi di piante, fiori e sistemi di irrigazione che sono stati irrimediabilmente danneggiati.

Per questo sui giardini comunali abbiamo spesso impiegato i nostri operai, al fine di prevenire danni agli arredi o che l’erba fosse tagliata e lasciata lì, o che venissero trinciati i fiori piantati con amore dai volontari.

Le fontane e i fontanili dovevano essere puliti due volte all’anno. Ciò non è accaduto.

Un altro punto su cui ci siamo scontrati è la pulizia dei tombini e delle caditoie stradali, che dovrebbe avvenire da contratto 2 volte all’anno, su tutto il territorio comunale. Il giro completo, nell’arco di 2 anni non è mai stato terminato e addirittura ho dovuto indicare in prima persona alla ditta, tombino per tombino, quali fossero quelli da svuotare. Non è il mio ruolo, né quello degli altri Amministratori, che comunque si stanno impegnando insieme a me per fronteggiare i problemi di questo paese.

Potevate però applicare delle penalità, come previsto dal contratto. Lo avete fatto?

Certo. A giugno 2019, stanchi dei disservizi, abbiamo iniziato ad applicare le penalità alla ditta, comprese quelle per i mancati investimenti.

Ho richiesto personalmente, in varie riunioni, che, come previsto dal contratto, fosse effettuato il censimento puntuale delle utenze. Questo consente sia di scovare gli evasori totali, sia di inserire i dati al fine della tariffazione puntuale. Infatti a seguito di questo censimento, la AVR avrebbe dovuto distribuire dei mastelli grigi, dedicati all’indifferenziata, con un dispositivo di identificazione univoca che permetteva di passare alla tariffazione puntuale (paghi per quanto consumi). La mancanza di questo servizio ha creato un ulteriore disagio ai cittadini.

La AVR doveva installare un sistema di accesso per l’eco-centro tramite tessera sanitaria del titolare dell’utenza, cosa mai avvenuta. Continuano a tentare l’accesso persone di altri paesi o ditte che fanno lavori abusivi e riempiono i cassoni comunali. Per tale motivo, per accedere con un furgone, è obbligatorio essere autorizzato preventivamente dall’ufficio ambiente.

Altre cose che la AVR doveva acquistare era la pesa per i rifiuti, le tettoie dell’eco-centro, alcuni cestini stradali, cartelli nei giardini e tanto altro.

Tutto questo, siete testimoni, non è stato fatto.

L’azienda lamenta però a monte i mancati pagamenti. Che c’è di vero?

Le difficoltà finanziarie dell’azienda pian piano sono emerse. Queste non sono dovute tanto ai ritardi nei pagamenti dei piccoli cantieri come Morlupo o alle penali che gli applichiamo, ma in gran parte sono legate ai cantieri grandi come Reggio Calabria e Roma. Questo ha portato a dei ritardi nel pagamento degli stipendi degli operai. In conseguenza di ciò sono iniziati scioperi, proteste, disservizi a macchia di leopardo e mancate raccolte. Addirittura si sono verificate delle interruzioni totali di pubblico servizio, una a settembre 2019 e una il 15 luglio scorso. Per queste io non ho potuto evitare di sporgere denuncia alle autorità competenti, pur sapendo che la ditta si sarebbe rivalsa sugli operai.

Abbiamo tentato, tramite riunioni con l’azienda e alcune riunioni di raffreddamento con la Prefettura, di addivenire a degli accordi per valutare se fosse possibile proseguire l’appalto.

Ogni tentativo è stato vano, in quanto la AVR non è riuscita mai a rispettare alcuna promessa, mentre il Comune ha sempre rispettato ogni accordo, per diminuire il ritardo nei pagamenti.

Può fornirci un prospetto dettagliato dei pagamenti effettuati dal Comune di Morlupo?

Dall’inizio dell’anno abbiamo pagato 12 fatture, ricorrendo anche all’istituto dell’anticipazione di liquidità straordinaria del 2020.

Sono state saldate tutte le fatture del 2019 e dei primi mesi del 2020. Contiamo di pagare le rimanenti fatture entro il 2020, con l’entrata della TARI.

Queste dovranno essere decurtate delle penali per mancati investimenti e interruzioni di pubblico servizio. Le fatture da metà aprile in poi sono state riemesse successivamente dalla ditta in quanto errate.

Qual è attualmente la situazione?

Nonostante l’evidente sforzo che sta facendo il Comune, la ditta non ha mai effettuato gli investimenti che erano previsti. Pertanto già da novembre 2019 l’Amministrazione aveva iniziato ad organizzarsi per una rescissione contrattuale. Nel momento in cui la documentazione era pronta, a febbraio ho presentato denuncia da parte del Comune per l’interruzione di pubblico servizio, avvenuta a settembre 2019. Eravamo pronti anche per la rescissione ma nel frattempo è iniziata la pandemia. Di fronte a questa emergenza mondiale, non ci è sembrato saggio avviare una rescissione, pertanto abbiamo continuato l’appalto. Non la pensava così la AVR, che a metà aprile ha deciso unilateralmente la rescissione del contratto, tramite invio di una PEC, cercando di accollare la colpa al Comune.

L’Amministrazione ha allora deciso di avviare la procedura già pianificata per la rescissione in danno, così il 9 giugno 2020 abbiamo citato in giudizio AVR per la rescissione del contratto in danno. Bisognerà attendere che un giudice si pronunci sulla questione, indicativamente a febbraio 2021.

Sempre il 9 giugno 2020 abbiamo appreso che la AVR è stata messa in amministrazione giudiziaria per indagini della Procura di Reggio Calabria.

Questo è il quadro aggiornato della situazione.

Per i disservizi stiamo continuando ad ingaggiare delle ditte per effettuare i lavori in danno ogni qualvolta non viene svolto un servizio essenziale. Tali ditte effettuano il servizio al posto di AVR. Il Comune addebita poi il costo ad AVR maggiorato di una percentuale prevista dal contratto per i lavori in danno.

Ciò è avvenuto già per mancate raccolte, mancati spazzamenti e per gli sfalci non effettuati.

Non è semplice trovare ditte organizzate per queste evenienze straordinarie e saltuarie, ma l’ufficio ambiente si sta impegnando in tal senso.

Come si stanno evolvendo le cose dal punto di vista legale?

Dal punto di vista legale negli ultimi mesi ci sono state delle evoluzioni.

AVR ha tentato furbescamente di richiedere un’udienza cautelare, ai sensi dell’art. 700 del C.P.C., prevista per il 13 agosto 2020, cercando di trovare l’amministrazione e i relativi legali impreparati. Fortunatamente eravamo pronti e ci siamo costituiti. La richiesta di AVR è stata rigettata dal giudice, che ha condannato la ditta a pagare 6.000 € di spese legali al Comune.

Successivamente la AVR ha richiesto un’anticipazione dell’udienza prevista per febbraio 2021, che è stata respinta dal giudice.

Per quanto concerne il servizio, in queste ultime settimane come stanno andando le cose?

Negli ultimi giorni abbiamo avuto anche problemi con le utenze COVID. Dovete sapere infatti, che in base alle direttive dell’Istituto Superiore di Sanità e ad un’ordinanza della Regione Lazio, i rifiuti delle persone in isolamento fiduciario o in quarantena, debbono essere conferiti tutti come indifferenziata, con un doppio sacco nero, e immediatamente smaltiti presso l’inceneritore o presso un impianto di trattamento. Questi rifiuti hanno quindi un percorso differente, essendo rifiuti speciali.

Io, come ogni Sindaco, ricevo giornalmente dalla ASL Roma 4 l’elenco delle persone in isolamento e trasmetto gli indirizzi di costoro alla AVR, la quale effettua la raccolta speciale il martedì, il giovedì e il sabato.

Sono in contatto costante con gli utenti COVID i quali mi hanno riferito che a volte non gli veniva ritirato il sacco. Ho diffidato quindi la ditta e nel frattempo ho fatto richiedere il rapportino dei conferimenti COVID presso gli impianti Ecologia Viterbo, con cui il Comune ha un contratto. È risultato che in agosto AVR non aveva mai conferito rifiuti COVID, nonostante avessimo addirittura dei pazienti positivi sul territorio. Non è chiaro come sia stato smaltito il rifiuto COVID in agosto.

Questo è un fatto grave, che testimonia ancora una volta la disorganizzazione dell’azienda e configura l’ennesima interruzione di pubblico servizio per persone che già subiscono un notevole disagio per la loro condizione di salute.

Con l’Eco-centro, nonostante le varie richieste, non si riesce ad essere aggiornati costantemente su quali cassoni siano pieni e quali no, in maniera tale da avvertire preventivamente i cittadini attraverso comunicati e avvisi. È un problema serio anche questo.

È chiaro, lampante, che il rapporto con questa ditta deve essere interrotto al più presto per il bene dei cittadini di Morlupo. Per questo, attraverso i nostri legali stiamo cercando una strada che interrompa il contratto, tutelando però le ragioni del Comune che ha subito un danno notevole in questi due anni.

Veniamo alla TARI, ovvero la tassa sui rifiuti. Avete emesso le bollette alle famiglie?

Quest’anno, sia a causa del COVID che a causa di una legge che impone ai comuni di ridefinire la tariffazione per la raccolta e smaltimento rifiuti secondo le direttive ARERA, tutti i comuni sono in ritardo con l’emissione del ruolo TARI. Per questo abbiamo emesso soltanto a fine giugno le bollette di anticipo TARI, pari al 50% della tariffazione precedente.

A dicembre verrà poi richiesto il saldo, calcolando il totale con la complessa Tariffazione ARERA. Il piano tariffario, già validato dal Consiglio Comunale nella seduta del 29-09-2020, è in via di approvazione da parte di ARERA.

Capisco che i disservizi sulla raccolta differenziata e gli scioperi degli operatori AVR fatti in estate con l’organico da ritirare, non invoglino a pagare la TARI.

È comunque dovere di ogni cittadino contribuire. Invito pertanto i cittadini di Morlupo a pagare la TARI, in quanto molti problemi di liquidità e i conseguenti disservizi, derivano anche dal fatto che ogni anno circa il 35% delle utenze è morosa. Relativamente al 2019, a fronte di un ruolo di circa 1.450.000 Euro, abbiamo incassato 950.000 euro circa.

Una situazione simile è accaduta negli anni precedenti.

Va specificato che di questi 1.450.000 Euro, all’incirca 1.000.000 di Euro sono destinati al canone annuale di AVR. Il resto sono soldi che vengono spesi per lo smaltimento dei rifiuti presso gli impianti di trattamento, pagamenti sempre improrogabili e talvolta anticipati.

L’Amministrazione ha inoltre avviato azioni di recupero crediti per le annate precedenti, al fine di recuperare liquidità per poter pagare regolarmente i fornitori dei servizi che vengono resi alla comunità. Sono state avviate anche azioni di lotta all’evasione.

Sindaco, la situazione è davvero complessa e la ringraziamo per tutti i chiarimenti dati. C’è qualcosa che vuole aggiungere, al termine di questo incontro?

Un’ultima informazione sui mastelli. Molti cittadini hanno richiesto da oltre un anno i nuovi mastelli.

Nel progetto della gara di igiene urbana non era ben chiaro se i mastelli fossero a carico di AVR o meno. AVR pertanto nell’offerta migliorativa aveva offerto solo 100 mastelli, ovviamente non sufficienti.

A fronte di questo problema abbiamo ottenuto un finanziamento di 40.000 Euro da Roma Città Metropolitana per l’acquisto dei mastelli e secchi carrellati della carta.

Abbiamo stanziato ulteriori soldi del bilancio comunale per l’acquisto di mastelli di umido e vetro, quelli per i pannolini e i carrellati per le attività commerciali e i condomini. Abbiamo effettuato l’acquisto sul Mercato della Pubblica Amministrazione e dovrebbero essere distribuiti a partire dalla fine di ottobre. Stiamo attendendo l’arrivo di un software per tracciare la distribuzione. Non appena sarà pronto, verranno contattati gli utenti per la distribuzione dei mastelli, in ordine cronologico di richiesta.

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