Due casi positivi di contagio da coronavirus all’interno di una casa di riposo per anziani nel Comune di Nerola, alle porte di Roma. Dove, da questa mattina, i circa 60 residenti della struttura sono stati posti in isolamento precauzionale, mentre i due soggetti risultati positivi al test Covid-19 sono stati trasferiti in ospedale. Contemporaneamente, altre 30 persone circa, impiegate come addetti all’interno del centro, si trovano in isolamento domiciliare preventivo presso le rispettive abitazioni, facendo salire il numero delle quarantene a 90. Numero che, in un Comune di appena 2mila abitanti, ha contribuito a generare allarme e apprensione tra la comunità.

La situazione è monitorata direttamente dall’unità di crisi della Asl Rm-5, di concerto con l’assessorato alla sanità della Regione Lazio, che ha disposto gli isolamenti preventivi già nelle ore scorse. E questa mattina l’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha chiamato in prima persona la sindaca del Comune di Nerola, Sabina Granieri, per fare il punto della situazione.

“L’assessore D’Amato mi ha comunicato, in maniera lucida e precisa, il quadro riguardante la situazione nella casa di riposo ‘Maria Immacolata’ – ha riferito la sindaca Granieri – attualmente i pazienti con coronavirus positivo sono due e si trovano ricoverati in ospedale. La Asl monitorizza la struttura, oggi si dovrebbero effettuare i tamponi ai pazienti, ai medici che hanno visitato nella struttura e poi, conseguentemente al personale tutto. Lo stesso personale, al momento, è stato posto in isolamento fiduciario, e su questo specifico focus si vedrà poi in seguito come agire”. Tra le ipotesi al vaglio, secondo quanto si è appreso, quella di predisporre un ulteriore stato di isolamento per il personale intervenuto presso la casa di riposo, attraverso l’individuazione di una struttura alberghiera del territorio. Saranno comunque Regione Lazio e Asl di competenza a decidere i prossimi passi da attuare. “Prego la mia cittadinanza di mantenere la calma – ha proseguito la sindaca di Nerola – e di rispettare le norme di sicurezza in vigore”.

AGI

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