Per il centenario della nascita di Alberto Sordi, la storica residenza dell’attore nella Capitale aprirà i battenti per una grande mostra. L’esposizione, prevista da marzo a giugno 2020, racconterà il grande artista romano in tutte le sue sfaccettature, umane e professionali. Il percorso multimediale si svilupperà in vari locali della villa che sorge ai piedi della Terme di Caracalla e approderà anche in un padiglione esterno all’edificio adibito a sala cinematografica ad ingresso gratuito per la proiezione dei suoi film.

L’iniziativa, proposta dalla Fondazione Museo Alberto Sordi, è stata voluta con determinazione dalla sindaca Virginia Raggi che l’ha promossa definendola una «indiscutibile opportunità culturale per la città di Roma».

Obiettivo dell’esposizione sarà illustrare sia le attività artistiche di Alberto Sordi («restituendone un ritratto di uomo e di artista»), sia «le poliedriche capacità professionali dell’attore romano che in oltre 60 anni di carriera è stato doppiatore, cantante, compositore, musicista, giornalista e regista. Dalla mostra – la promessa – emergeranno anche aspetti del suo carattere, il suo modo di essere nella vita pubblica e privata, con testimonianze, oggetti, supporti audiovisivi».

Una delle stanze della villa in cui Alberto Sordi visse dal 1958 fino al giorno della sua morte il 24 febbraio 2003. ANSA/ANGELO CARCONI

Omaggio, dunque, a colui che ha dato voce e volto a personaggi indimenticati come «Il Marchese del Grillo», «il Vigile» Otello Cecchetti, «Un americano a Roma», ma anche come l’ex partigiano Silvio Magnozzi («Una vita difficile») e Oreste Jacovacci («La Grande Guerra»). Oltre vent’anni fa, in occasione del suo ottantesimo compleanno, Sordi diventò per una giornata sindaco di Roma (il sindaco vero, in quel periodo, era Francesco Rutelli che gli cedette la fascia tricolore) e partecipò a tante iniziative che lo videro protagonista nei luoghi e nei contesti più simbolici della Città Eterna.

Sponsor