Allarme peste suina nel Lazio, ed in particolare a Roma Nord. In seguito al ritrovamento di un esemplare di cinghiale morto nel parco dell’Insugherata la Regione ha attivato misure di controllo.  E’ il primo caso nel Lazio. La situazione è monitorata dalle strutture regionali, in raccordo con il Commissario straordinario nazionale alla Peste suina africana, Angelo Ferrari. E’ stata istituita una  task force per monitorare ed evitare che il caso si trasformi in epidemia mettendo a rischio gli allevamenti.

Attivo numero verde

Attivo il numero verde della Protezione civile regionale (803555) per segnalare eventuali ritrovamenti di animali morti e attivare immediatamente i servizi veterinari. Come spiega un comunicato dell’Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana : “E’ stato deciso inoltre di individuare, sulla base delle carcasse rinvenute, al momento una sola, l’area  da perimetrare e consentire gli interventi che il commissario nazionale adotterà”. Oggi   sopralluogo nell’area del Commissario nazionale per definire i dettagli degli interventi necessari. La comparsa della peste suina nel Lazio segnala che il virus corre. Fino ad  oggi si erano registrati casi solo in Piemonte e Liguria. Secondo la Coldiretti “dopo il caso di peste suina individuato nella riserva naturale dell’Insugherata nel comune di Roma, il primo fuori dalle regioni Liguria e in Piemonte dove nella zona infetta sono stati fino ad ora individuati 113 casi dal primo contagio del 27 dicembre 2021. Intanto in Sardegna si è proceduto all’abbattimento di 138 maiali allo stato brado, mentre nel potentino in Basilicata sono stati avviati controlli su oltre 100 allevamenti. E’ allarme rosso .

Psa non trasmissibile agli essere umani.

La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. Altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. Cosi il sito del Ministero della sanità. Nel 2014 è esplosa un’epidemia di PSA in alcuni Paesi dell’Est della UE. Da allora la malattia si è diffusa in altri Stati Membri, tra cui Belgio e Germania, mentre in ambito internazionale è presente in Cina, India, Filippine e in diverse aree del Sud-Est asiatico, raggiungendo anche l’Oceania (Papua Nuova Guinea). Il 7 gennaio 2022 è stata confermata la positività in un cinghiale trovato morto in Piemonte, nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria. Precedentemente in Italia la malattia era presente unicamente in Sardegna, dove negli ultimi anni si registra un costante e netto miglioramento della situazione epidemiologico. Il virus riscontrato in Piemonte è geneticamente diverso dal quello circolante in Sardegna e corrisponde a quello circolante in Europa da alcuni anni.

La zona sotto osservazione

Per “zona infetta provvisoria” si intende l’Area di cui alla Mappa del citato resoconto prot. n. 0011348 del 5 maggio 2022 DGSAF-MDS-P del “Gruppo operativo degli esperti” (d.d. DGSAF prot. 17113 del 16/07/2021) del Ministero della Salute, allegata al presente atto e che ne costituisce parte integrante e sostanziale (Allegato 1), che interessa i Municipi di Roma delimitati dai seguenti confini: Nord – Nord Ovest: A90 Grande Raccordo Anulare;
Est – Sud Est: Fiume Tevere; Sud: Circonvallazione Clodia, via Cipro, via di San Tommaso D’Acquino, via Arturo Labriola, via Simone Simoni, via Pietro De Cristofaro, via Baldo Degli Ubaldi; Sud – Ovest: via di Boccea.

 

 

 

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