“Ho conosciuto RadioImmaginaria perché ogni anno partecipo allo “Short International Film Festival “a Trieste. L’anno scorso ha partecipato anche RadioImmaginaria e appena li ho visti all’evento, fare radio e raccontare quello che succedeva, ho voluto subito iscrivermi”. Olivia, 13 anni Trieste (speaker)
D’immaginario però c’è solo il nome e la creatività dei ragazzi, perché RadioImmaginaria è un vero e proprio network radiofonico, con la particolarità di essere composto solo da ragazzi tra gli 11 e i 17 anni.
RadioImmaginaria nasce a Castel Guelfo di Bologna nel 2012. Ad oggi conta 52 redazioni sparse su tutto il territorio nazionale ed in Europa, ne fanno parte oltre 300 ragazzi con diversi ruoli tra speaker, caporedattori, registi ed inviati. La prima web radio in tutta Europa composta esclusivamente da adolescenti.

Credi possa esserti utile per un futuro lavorativo?

“Credo che RadioImmaginaria sia molto utile per un futuro lavorativo. Parlare davanti ad un microfono aiuta a padroneggiare la lingua e ad essere meno timidi. In più si ha spesso a che fare con ambiti e persone molto lontane dagli adolescenti. Approcciarsi fin da subito con persone più esperte e formate di te, è il modo migliore per imparare e crescere.” Marco, 17 anni Castel Guelfo di Bologna (speaker)

“Tipi immaginari” come spesso usano definirsi, che microfono alla mano, ogni giorno dalle loro postazioni vanno in onda, dando sfogo alle loro passioni, facendo musica, confrontandosi su temi d’attualità, insomma rivendicando la loro adolescenza in modo costruttivo.

Quale maggiore insegnamento hai tratto da questa esperienza?

“Bisogna sempre aiutarsi a vicenda, bisogna aiutare i più piccoli e i meno esperti per migliorare anche se stessi” . Giorgio, 15 anni Sanremo (regista)
Negli anni, RadioImmaginaria ha partecipato a molte manifestazioni ed eventi come il Giffoni Film Festival, International Radio Festival, il Festival dei Due Mondi a Spoleto, ma quello che colpisce di più è la sensibilità dei ragazzi nell’affrontare tematiche a volte anche spinose per la loro età, ed è il caso di dirlo, riuscendo sempre a “stare sul pezzo”. Ne sono testimonianza l’apertura di una sede di RadioImmaginaria a Scampia, oppure le trasmissioni dedicate al bullismo o anche la passione e l’entusiasmo con il quale hanno raggiunto i loro coetanei colpiti dal sisma nelle Marche, a cui hanno regalato un caravan lab, dal quale poter trasmettere ed entrare a far parte dello staff della Radio.

Perché consiglieresti ad un tuo coetaneo di fare quest’esperienza?

In RadioImmaginaria si conosce moltissima gente e si creano rapporti di amicizia con persone che abitano dall’altra parte dell’Italia. RadioImmaginaria mi ha aiutato a conoscere meglio me stesso ed è sempre stata un ottimo metodo per combattere tutte le insicurezze tipiche dei primi anni dell’adolescenza. Ho imparato a credere nelle mie capacità. Marco, 17 anni Castel Guelfo di Bologna (speaker)
I giovani speaker di RadioImmaginaria hanno deciso già da qualche tempo di abbandonare i canali social come radio, in controtendenza rispetto a quanto accade nel panorama generale. Infatti, i ragazzi ritengono, che i social presto saranno superati, ma soprattutto sono forti della convinzione, che essere svincolati dai social, faccia bene al prodotto senza vedere le loro fatiche date in pasto al web.

RadioImmaginaria ti aiuta anche per gli studi a scuola?

“Traggo molti benefici per la scuola. Ho migliorato molto la mia esposizione, mi rendo conto che quando in classe si parla di attualità spesso sono argomenti di cui ho già parlato in puntata o in diretta e quindi mi sento molto avvantaggiata.” Sara, 17 anni Napoli (speaker)
Venerdì 15 marzo RadioImmaginaria è in onda dalle 13 alle 23 ogni 10 minuti da tutte le sedi, per partecipare attivamente alla protesta iniziata a Stoccolma da una ragazza che ha la loro stessa età Greta Thunberg, divenuta famosa per aver manifestato davanti al Parlamento contro il cambiamento climatico. A RadioImmaginaria questo evento lo hanno chiamato “All4all” ognuno racconterà di come ha vissuto questa giornata e la sua personale esperienza.
Le cuffie sono pronte, i microfoni sono aperti, “ON AIR” non ci resta che collegarci e divertirci. Evviva la radio… Evviva RadioImmaginaria.

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