A Sacrofano sarà realizzata una Rsa da 80 posti letto. L’unica nella Asl Rm 4. La determinazione è prevista dalla delibera regionale che prevede l’attivazione di 1000 posti in residenze sanitarie assistite a gestione pubblica.

Lo stabile individuato si trova alle porte del paese ed è in stato di abbandono da molto tempo. Era gravato da una annosa  ragnatela di ricorsi. L’Amministrazione comunale si è attivata e con determinazione è riuscita a sciogliere i lacci e lacciuoli del contenzioso e sbloccare la situazione pregressa.

“Ci siamo impegnati subito – spiega il sindaco Patrizia Nicolini – per un suo riutilizzo e siamo riusciti a far riprendere in considerazione l’uso dell’immobile su cui, per altro, la Regione aveva già investito un milione di euro senza riuscire a completare l’opera”.

Rsa di 80 posto a carattere di mantenimento

La struttura, una volta completati i lavori, ospiterà servizi per anziani a carattere di mantenimento. Si crea così una rete pubblica di sostegno per le persone non autosufficienti che potenzia la sanità territoriale così come previsto dal piano Pnrr. Importante per le persone residenti nei comuni dell’area Tiberina è invece la Rsa che sarà realizzata a Magliano Sabina, nella Asl di Rieti, utilizzando gli spazi liberi dell’ex ospedale.

La segnaliamo perché rappresenta una opportunità, visto che si trova a pochi minuti di autostrada dal casello di Fiano Romano.  In questo caso i posti sono 40. Di questi 10 sono a livello intensivo e 30 a carattere estensivo. Cioè attrezzati per anziani con una grado di autosufficienza più marcato.

1000 posti a gestione pubblica

Nell’area metropolitana di Roma saranno 550 i nuovi posti pubblici di Rsa. I restanti 450 saranno realizzati nelle province. Complessivamente la rete avrà 220 posti a carattere estensivo, 70 a carattere intensivo, 130 per disturbi cognitivi comportamentali gravi, 50 in regime semi-residenziale e 530 di mantenimento.

Scrive la Regione: “Si tratta dell’intervento pubblico più importante messo in atto per le Residenze Sanitarie Assistite (RSA) che, assieme al potenziamento dell’assistenza domiciliare, sono dei cardini della nuova Rete di prossimità”. In effetti è un passaggio storico. Fino ad oggi questo settore infatti era quasi esclusivamente appannaggio della sanità privata. 

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