Ecco cosa è stato deciso e quali sono i nodi da sciogliere

➡️Il ritorno in classe
Nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa. La ministra Azzolina, sull’eventuale ritorno tra i banchi, ha di recente affermato che si “allontana la possibilità di riaprire a maggio” e che per la maturità “sarebbe auspicabile” l’esame a scuola.
Per tutti gli altri studenti il decreto scuola indica la data del primo settembre come inizio delle attività di recupero, ma il calendario è regionale e va concordato con i governatori.
➡️Di ufficiale c’è invece che gli esami di Maturità del 2020 prevedono una commissione formata da sei commissari interni e dal presidente esterno.
I presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali, i commissari dai consigli di classe. L’esame solo orale potrebbe svolgersi in classe a metà giugno, ma tutto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza sanitaria.
➡️L’esame di terza media e l’elaborato
Gli studenti presenteranno un elaborato fatto con i loro insegnanti e saranno scrutinati durante lo scrutinio finale, anche in questo caso però nulla è stato ancora ufficializzato
➡️Le modalità di ammissione all’anno successivo e agli esami
La ministra Azzolina ha escluso il 6 politico. Tutti gli alunni saranno promossi alla classe successiva ma con i voti assegnati loro dai docenti. In pagella continueranno a esserci i voti negativi e positivi. Poi gli studenti con lacune avranno a disposizione tutto l’anno scolastico 2020/21 per recuperare. Sia all’esame di terza media che a quello di maturità verranno ammessi tutti gli 1,1 milioni di studenti interessati. I privatisti dovranno comunque sostenere un esame preliminare. L’esame andrà comunque superato altrimenti si rischia la bocciatura.

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