Una donna è stata condannata per aver versato ansiolitici nel cappuccino di una collega per circa un anno con l’intento di prenderle il posto di lavoro.

La vicenda, come riportato da La Stampa, ha avuto inizio alla fine del 2017, quando nell’agenzia di assicurazioni di Bra (in provincia di Cuneo) dove lavoravano le due donne ha cominciato a circolare la voce su possibili tagli al personale.

L’impiegata, temendo di perdere il lavoro, ha così ordito il suo piano, sfruttando l’incarico di ritirare quotidianamente l’ordinazione al bar. Prima di consegnare il cappuccino alla collega, infatti, versava nella sua tazza del benzodiazepine per causarle sonnolenza e altre sensazioni di malessere. La cosa è andata avanti, in modo più o meno regolare, fino all’estate dell’anno successivo..Inizialmente il suo piano sembrava funzionare: infatti la vittima si assentava spesso per malesseri e per sottoporsi a visite. Poi, però, sono arrivati i sospetti, confermati da un’indagine dei carabinieri.

La donna è finita sotto processo e ora è stata condannata in primo grado a 4 anni, ma i suoi legali hanno già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello

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