Da villa confiscata alla criminalità organizzata a casa dell’inclusione attiva. Dedicata alle persone con autismo che qui potranno sentirsi accolte nel loro valore e condividere la propria unicità.

Sarà questo, a partire dal prossimo 15 febbraio, il nuovo volto di una delle residenze del clan Casamonica alla Romanina, periferia sud della Capitale. Esattamente al civico 16 di via Roccabernarda proprio di fronte alla famosa villa demolita due anni fa con l’intervento, sulla ruspa, dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Al suo posto ora c’è il Parco della legalità.

Davanti, fra pochi giorni, ci sarà per l’appunto il gioiello dell’Angsa Lazio, l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, a cui il governatore della Regione Nicola Zingaretti aveva consegnato le chiavi nel 2017. Dichiarata abusiva nel 2009, sgomberata nel 2013, quindi finita sotto il controllo del Demanio e infine entrata nel patrimonio immobiliare della Regione Lazio, quest’altro immobile sempre della famiglia Casamonica d’ora in poi avrà finalità sociali.

Nell’estate del 2018 gli associati ne avevano preso possesso e dall’inizio del 2019, accanto alla ditta chiamata per il grosso dei lavori di consolidamento e dintorni, si erano improvvisati muratori, pittori, elettricisti, idraulici. Andando lì ogni domenica per riuscire a portare a termine quella che oggi possono a ragione definire una vera e propria «impresa del cuore».

«D’altronde siamo abituati ad inventarci ogni giorno per i nostri figli tirando fuori risorse inimmaginabili ma del tutto normali per chi vive l’autismo 24 ore su 24 come noi genitori», spiega Stefania Stellino presidente dell’associazione e mamma orgogliosa di Daniel e Nicole entrambi con autismo che hanno seguito attraverso di lei tutte le fasi di quello che adesso, emozionata, definisce «un sogno che si sta per concretizzare».

«Abbiamo curato i minimi particolari per realizzare uno spazio condivisibile per tutti i cittadini, partendo dalle esigenze delle persone nello spettro, non trascurando la disabilità motoria. Ma non siamo stati soli in questa “fatica”, tante sono le persone che ci hanno dato una mano come i ragazzi di Libera e del progetto Daje, e molte altre realtà che ringrazio» continua Stellino. Ricordando con un po’ di commozione il momento esatto in cui aveva saputo che l’Angsa era risultata vincitrice del bando pubblico della Regione Lazio sui beni sequestrati per la concessione d’uso a titolo gratuito della ex residenza dei Casamonica.

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