Domenica, 19 giugno. Filacciano, piccolo borgo della valle del Tevere, apre le porte ai visitatori in occasione della deliziosa infiorata del Corpus Domini.

450 animine o poco più, molta pulizia e decoro tra le viuzze del paese e un brulicare di gente pronta a far festa: questo è lo scenario che fa da sfondo a una delle manifestazioni più sentite dalla cittadinanza, compatta nell’organizzazione del suggestivo evento già da qualche settimana prima della data ufficiale.

Si inizia con la progettazione dei disegni che saranno poi riprodotti sul pavimento della piazza, grazie all’utilizzo dei fiori raccolti e della segatura colorata, che definiscono con eleganza anche i più piccoli dettagli.

Il tutto avviene con molta creatività e un occhio al risparmio perché, come ci spiegano gli organizzatori, anche una semplice foglia o il fiore di un cardo possono fare la differenza quando si crea bellezza.

Per gli abitanti di Filacciano l’infiorata è un motivo di orgoglio, sentimento ben descritto dalle parole della presidente della Proloco Lorena Carboni: “Filacciano è stato il primo paese nei dintorni a organizzarla e ne siamo molto fieri. Ormai fa parte della nostra storia e coinvolge anche i ragazzi, che con il loro entusiasmo sono la vera forza motrice dell’evento“.

L’appuntamento è alle 10.30 e sarà l’occasione per ammirare la caratteristica piazza Umberto I (progettata da Mattia de Rossi, allievo di Gianlorenzo Bernini): lo slargo sarà ricoperto da variopinte immagini religiose, figurative e segni di pace.

Alle 11.00 avranno luogo la messa e la processione e, dopo una pausa presso lo stand gastronomico, alle 15:30 ci sarà la possibilità di visitare la chiesa di Sant’Egidio, come ci ha raccontato il sindaco di Filacciano Daniele Malpicci: “Con i suoi affreschi del 1300 (conservati in ottimo stato) la chiesa di Sant’Egidio rappresenta una grande attrattiva dal punto di vista storico e artistico del nostro territorio. Al suo interno c’è una parte dedicata a San Filippo Neri, scoperta nel 1969 a seguito di un incendio che ha rivelato un altare inspiegabilmente celato, fino a quel momento, dietro a un muro“.

Dietro l’organizzazione di questa festa ci sono soprattutto loro, i giovani di Filacciano, che rispondono al richiamo dell’Infiorata con entusiasmo e passione. Passano la notte a decorare la piazza affinché sia perfetta per la mattina di festa: “Ciò che spinge noi ragazzi a portare avanti la tradizione è il forte legame con le nostre famiglie: fin da bambini, siamo cresciuti preparando questo evento, disegnando e riempiendo i contorni con i fiori colorati. È un impegno appassionato, fa parte del nostro vissuto.

Questo ci dice Valerio, che si è occupato della progettazione iniziale dei disegni. Oltre le parole, però, i suoi occhi ci dicono molto di più.

Sono occhi che raccontano con orgoglio storie di nonni, di memoria, ma anche di futuro: parlano della bellezza costante che scaturisce dalle mani che lavorano, ieri come oggi.

Fosse anche solo per sbirciare negli occhi appassionati di questi ragazzi che hanno organizzato la festa, un salto a Filacciano vale la pena farlo senz’altro.

 

 

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