A Fiano sorgerà una cattedrale, quasi un duomo, punto focale di ricucitura per le zone residenziali sorte a coriandoli negli ultimi decenni. Si cerca insomma, dopo anni di crescita urbanistica sfilacciata che ha premiato in buona parte il profitto, di dare un’anima a quel ne è nato ai lati della via provinciale. Un dormitorio senza identità, appetibile solo perché a pochi centinaia di metri dall’accesso alla A1.

La compensazione vale tre milioni di euro

Il nuovo edificio di culto verrà costruito su un terreno di due ettari e mezzo a destinazione agricola all’incrocio con via Capocroce e via S. Lorenzo, fronte Tiberina. L’unico lotto esistente nell’area con caratteristiche idonee ad avere, secondo il Comune, estensione sufficiente per realizzare il progetto nella sua interezza. L’amministrazione comunale è entrata in possesso dei terreni a titolo gratuito, poi, in sede di cambio di destinazione d’uso e per velocizzare l’iter burocratico, ha adottato il metodo della compensazione. L’80 per cento dell’area sarà occupata da chiesa, servizi e impianti sportivi. Sul restante 20% i due proprietari potranno costruire civili abitazioni o alberghi. La cubatura concessa permette di edificare dai 20 ai 30 appartamenti, taglio minimo 45 metri quadri. Complessivamente si tratta di circa 1500 metri quadri. Il 30% per cento dell’area edificabile può essere utilizzata per attività commerciali. Di fatto si crea una piccola zona residenziale per un valore di circa tre milioni di euro.

Uno spazio per il sacro

Era tempo di un nuovo centro. “Si sentiva la necessità di un complesso parrocchiale – scrive la Diocesi – vicino a dove abitano i nuovi cittadini, che portasse un segno di umanità e di sensibilità artistica nell’ambito dei brani urbani sovrappostisi ai campi negli ultimi decenni, con ritmi travolgenti. E tale sentimento era condiviso, sia dalle Autorità religiose, sia da quelle civili”.

Il progetto, che ha ricevuto il punteggio più alto su dodici presentati, prevede di perimetrare tutto il lotto con file di alte piante. “Alla conclusione dei lavori – spiega la nota della Diocesi – chi giunge dal centro storico di Fiano procedendo sulla via Tiberina si troverà sulla destra un breve spiazzo a prato oltre il quale si aprirà uno slargo a giardino. Quindi sulla sinistra (ovvero verso sud) un lungo portico lineare: la facciata della chiesa sarà caratterizzata dall’insieme composto da quel portico, che svolge la funzione di nartece, e dal volume della chiesa”.

Connubio tra natura ed edificio

La “grafica” del piano realizza il connubio tra natura e edificio. Per esempio: la parete di fondo della chiesa presenterà grandi disegni che ricordano spighe di grano e tralci di vite, ma in modo stilizzato così che la forma è resa attraverso la ricerca della sua essenzialità. Un poco sulla sua destra sorgerà il campanile, slanciato verso il cielo, posto al centro del complesso parrocchiale. Anche nel battistero vi saranno tracce in forma di spighe stilizzate che percorreranno le pareti e si dilungheranno sulla copertura.

Il campanile svetterà sulla pianura del Tevere. Ma basterà? 

Il campanile che svetta sulla piana del Tevere, di fronte alle colline sabine, nel progetto compare maestoso in fondo al camminamento rettilineo tra la chiesa e i servizi parrocchiali. Presenta in facciata un disegno a linee intersecate che riecheggia simili motivi. Le “presenze artistiche” sono tratto essenziale della costruzione che vuole trasmettere anzitutto il linguaggio dell’accoglienza, comunicare protezione e serenità, ridare spazio alla dimensione del sacro. Ma basterà a restituire l’anima a queste terre?

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