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È stata la diffusione di un video dal Giappone diventato virale a mettere alle strette l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e a portare l’ente a valutare di avviare la sperimentazione del farmaco Favipiravir, meglio conosciuto come Avigan, anche in Italia.

Ma cos’è questo farmaco e perché solo oggi ne veniamo a conoscenza?

L’Avigan, nome usato generalmente per indicare il farmaco chiamato scientificamente Favipiravir, è un comune antinfluenzale, fino a poco tempo fa venduto in farmacia che in Giappone sono soliti usare per trattare forme di influenza per cui altri farmaci si sono rivelati insufficienti. Nelle scorse settimane i medici hanno usato il farmaco anche per debellare l’insorgere del COVID-19 nei pazienti.

In Italia ne siamo venuti a conoscenza grazie a un video girato in Giappone da Cristiano Aresu, un farmacista romano, che indispettito dalla falsa informazione ha deciso di mostrare cosa stia davvero succedendo nelle strade.

«Come mai», si chiede Aresu davanti alla telecamera del suo telefonino «in Italia vi stanno facendo vedere altro?». Alle sue spalle la piazza è gremita di gente. Ci sono persone che prendono il sole e le mamme girano con i passeggini. La maggior parte non porta più la mascherina e le strade sono tutt’altro che deserte.

È in questo video che si fa menzione dell’Avigan che il Giappone ha usato per debellare la crescente diffusione di alcuni ceppi del coronavirus. Anche se per essere efficace va adoperato nello stadio iniziale del contagio, alcune evidenze scientifiche cinesi menzionate da Cristiano Aresu nel video,  mostrano gli effetti positivi sulla guarigione dei pazienti bloccando il progredire del virus nel 91% dei casi.

 

Le titubanze dell’Aifa

Il video di Cristiano Aresu dal Giappone è diventato, nel giro di poche ore, virale e l’Aifa, alle strette, ha subito preso una posizione: «ci sono scarse evenienze scientifiche sulla sua efficacia» e ha poi chiarito che il farmaco è autorizzato in Giappone ma vietato sia in Europa che in America.

Una posizione che poi ha cambiato come chiarito successivamente dal presidente del Veneto, Luca Zaia. L’Aifa ha infatti successivamente dato l’ok alla sperimentazione del farmaco.

Nelle prossime ore, con l’ormai consueta diretta Facebook, l’Aifa darà maggiori dettagli.

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