L’Istituto Superiore della Sanità, attraverso un indagine sui comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare, ha fotografato le abitudini ed i comportamenti degli adolescenti di oggi.

Da questa ricerca è stato rilevato un aumento del fenomeno del binge drinking ovvero l’assunzione di più bevande alcoliche in un arco ristretto di tempo. Poca attenzione dei giovani anche per un’alimentazione sana in generale, dalle rilevazioni risulterebbe infatti che 3 adolescenti su 10 non facciano la prima colazione nei giorni di scuola ed una diminuzione importante del consumo di frutta e verdura.

Le linee guida dell’OMS raccomandano almeno un’ora di attività fisica al giorno per i ragazzi fino si 17 anni di età, mentre appena 1 giovane su 10 si dedica ad attività con questa regolarità. Di contro aumenta il tempo dedicato ai social network per comunicare e il limite massimo raccomandato di 2 ore da dedicare a videogiochi,computer,internet viene superato abbondantemente.

Queste cattive abitudini alimentari, un aumento progressivo della sedentarietà hanno come conseguenza un maggior numero di ragazzi in sovrappeso e nella fascia superiore di obesità. .
La percentuale di ragazzi che ha dichiarato il consumo di cannabis almeno una volta nella propria vita è in leggero aumento rispetto al 2014, mentre in leggera diminuzione rispetto al passato il fumo delle sigarette. Un preoccupante aumento soprattutto per i ragazzi rispetto alle ragazze la percentuale di quindicenni che ha dichiarato di aver scommesso o giocato del denaro.

Le rilevazioni hanno messo in luce anche importanti dati positivi la socialità dei ragazzi sia tra di loro che con gli insegnanti è un ottimo segnale come anche i dati sul bullismo e sul cyberbullismo sono in decrescita soprattutto con l’avanzamento dell’età.
Questa lente d’ingrandimento sullo stato di salute dei giovani mette ancora in evidenza quanto ancora queste prime generazioni digitali dovranno combattere la sedentarietà riscoprendo forse le attività all’esterno e magari di gruppo che si sono perse con l’isolamento creato dai social.

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