Domenica due aprile è la giornata mondiale dell’autismo. Il blu segnalerà in molte città italiane le iniziative programmate dalle Angsa regionali per attirare l’attenzione sul sistema assistenziale che riguarda le persone con disturbo dello spettro autistico. Colorerà in un clima di impegno, riflessione e festa,  le emergenze urgenze delle famiglie. Siamo drammaticamente indietro rispetto ai bisogni reali.

Spesso le politiche per l’autismo sono frammentate tra i vari soggetti pubblici producendo dispersione delle attività, inefficienza e sprechi nell’utilizzo delle risorse disponibili. Questo comprime la concreta esigibilità dei diritti. Sulla carta le leggi italiane in materia sono tra le piu avanzate ma assai spesso restano sulla carta. Il caso dei Progetti di vita è emblematico, le famiglie per ottenere il rispetto delle norme  devono ricorrere alla magistratura e si attivano solo per effetto di ordinanze giudiziarie. Da ottobre del 2022 a marzo 2023, sono stati ripartiti tra le regioni 177 milioni per progetti, ricerche e assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico. Sono risorse significative che non debbono andare disperse in mille rivoli progettuali di scarsa efficacia. Il caso della ricerca è emblematico. Sono disponibili 7 milioni e mezzo ma ripartiti alle regioni rischiano di produrre mini studi del tutto inutili.

Fra le iniziative di maggior interesse a Roma, segnaliamo “Valenze in note 2023”: Autismo, inclusione e lavoro”. Valenze è un’associazione no – profit che nasce nel 2021 con l’obiettivo di promuovere e supportare l’inserimento lavorativo e l’inclusione delle persone con autismo negli enti pubblici e privati. L’associazione riporta una duplice missione: rendere concreto l’inserimento lavorativo dei ragazzi autistici supportando le aziende italiane nel percorso e cambiare la cultura comune sull’autismo nel nostro paese, nelle famiglie, nel sistema sanitario, nel mondo dell’educazione e dello sport e, non ultimo, nel sistema produttivo pubblico e privato.

L’Associazione Valenze sta promuovendo un’indagine di ricerca attraverso due differenti questionari rivolti alle aziende con personale autistico e alle loro famiglie. Scopo dell’indagine è quella di portare alla luce le criticità rispetto alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro di persone con autismo e discussione dei temi dell’indagine da parte del mondo istituzionale e delle testimonianze aziendali e del terzo settore. Al termine dell’indagine verrà presentato un progetto innovativo Autowork, per l’orientamento e per l’incontro di domanda e offerta utilizzando i codici ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

La locandina della Terza Edizione di Valenze in note

La Terza edizione di “Valenze in Note”: nella giornata del 1° aprile Valenze presenterà dal vivo e con ingressi riservati, un evento di apertura verso la Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo che ricorre il 2 aprile. L’evento verrà riprodotto sui canali propri e dei partner dell’iniziativa nella giornata del 2 aprile.

Tema dell’edizione: tracciare lo stato dell’arte in merito al tema dell’inclusione lavorativa delle persone con autismo, le sue prospettive di sviluppo in Italia e i progressi degli ultimi anni dove saranno promossi strumenti e iniziative. Richiamando la denominazione del progetto, l’evento sarà contornato dalla partecipazione di band aziendali e artisti professionisti con musica dal vivo e interpretazioni teatrali. Sarà questa anche l’occasione per la proiezione inedita di “Super Giò” con la partecipazione di Paolo Ruffini.

Gabriele Valli due anni fa ha fondato Valenze: autismo e lavoro, con l’obiettivo di promuovere l’inserimento delle persone autistiche nel mondo del lavoro.

Gabriele, perché “Valenze in note”? La musica è sempre un mezzo per unire persone e dare attenzione a temi importanti. In Valenze in note la musica è quella delle Band Aziendali che sono l’opportunità per avvicinare i temi autismo e lavoro, per l’inclusione.

Qual è la forza della vostra realtà? Non abbiamo statistiche per l’Italia, ma in UK le persone autistiche che hanno un lavoro sono appena il 20%. Il lavoro rappresenta per ogni persona uni dei modi principali per partecipare dando il proprio contributo alla società. Il Lavoro favorisce l’auto stima e l’indipendenza. Le persone autistichihe che non lavorano rappresentano una perdita non solo per loro stesse ma anche per il tessuto imprenditoriale, che perde ricchezza in diversità, e la società che deve sostenere economicamente persone che potrebbero essere economicamente autonome.

Perché è importante accendere una riflessione significativa fra autismo e mondo del lavoro? Si fa abbastanza per ragionare su questa tematica?  Valenze in note è solo una “spintarella” per affrontare un tema che merita un impegno continuo, in tal senso la nostra associazione ha realizzato autwork il prototipo di portale per l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro per le persone autistiche, basato sul modello ICF dell’organizzazione mondiale della sanità e il 1 aprile lancia la creazione di una rete di aziende grandi e piccole orientate all’inserimento delle persone autistiche per condividere buone pratiche, promuovere la cultura dell’inclusione delle persone autistiche nel mondo del lavoro.

 

 

 

 

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