Direttore sanitario non vaccinato, a Belluno l’azienda sanitaria locale chiude una farmacia ma i titolari non mollano la protesta: “Vaccinazione non è sicura, siamo contrari“. “Farmacia forzatamente chiusa dall’Ulss 1 per la nostra volontaria non adesione alla campagna vaccinale”. “Si riaprirà al ritorno della democrazia”. Questi due cartelli campeggiano da mercoledì sulla porta d’ingresso della farmacia Veneggia di Belluno.

Farmacia chiusa per decisione dell’Ulss dunque. E Cristina Muratore, una delle titolari, su Facebook ironizza: “Diciamo che ci godiamo un po’ di ferie meritate“. La Muratore, convinta no green pass, in un altro post punta il dito contro chi non si oppone a decisioni come quella che ha colpito la sua farmacia. “Per chi si sente protetto dall’esecuzione di ‘semplici ordini’ ricordo che la storia non perdona. Prima o poi dovrete fare i conti con la vostra coscienza!“, scrive. “Per il momento stiamo valutando il da farsi dato che noi non abbiamo un direttore sanitario vaccinato. Non vogliamo adeguarci a questo sistema e rifiutiamo la vaccinazione visto che questa dovrebbe essere fatta senza rischi per la salute. Mentre i rischi sono sempre più evidenti e documentati”, spiega.

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