I lavori per realizzare la discussa rotatoria sulla Tiberina, al Bivio di Capena,  stanno per concludersi. I tecnici dell’Area Metropolitana hanno stabilito che la fase sperimentale è finita e l’impianto può diventare definitivo. Le criticità evidenziate in questi mesi, in particolare la difficoltà dei Tir a superare agevolmente l’intersezione sembrano risolte, e con la nuova segnaletica anche le difficoltà di transito nella direzione verso Fiano.

La nuova installazione infatti è una mezza luna più che un rotonda. Un particolare che ha generato  perplessità diffuse. I tecnici però hanno verificato che risponde alle necessità per le quali è stata realizzata, cioè ridurre la velocità di percorrenza nel famoso “miglio d’oro” della Tiberina, quasi tutto nel comune di Capena.

Miglio d’oro per le imprese, miglio d’inferno per i cittadini

Un filo di asfalto su cui si affacciano almeno quattro grandi centri commerciali,  ristoranti, bar, piccoli esercizi, il poliambulatorio Asl, i magazzini della Mercedes, la sede della Nissan.

Grande traffico di camion, furgoni e centinaia di mastodontici tir. La nuova rotatoria si aggiunge alle tre già esistenti, quella al Tiberinus al confine con Ponte Storto nel comune di Castelnuovo di Porto, quella in località Scorano e infine quella realizzata nel comune di Fiano Romano a ridosso dell’area industriale. La quinta è quella per l’ingresso all’A1 a Castelnuovo di Porto. Tutto questo “ruotare” ha prodotto l’abbassamento della velocità nel tratto interessato, garantisce sicurezza ai pedoni e facilita le immissioni di vetture in entrate e in uscita dalle aree commerciali e da quelle residenziali, riducendo così gli incidenti che in quell’area della Tiberina sono all’ordine del giorno.

Il rovescio della medaglia

Ma c’è il rovescio della medaglia: ruotando ruotando, il miglio d’oro per gli imprenditori è diventato il miglio d’inferno  per gli automobilisti dove si transita a passo d’uomo. Il risultato è un traffico da ora di punta al centro di Roma che cerca vie di fuga laterali: si scarica nelle vie interne presenti sopratutto nel comune di Capena, che permettono di bypassare l’imbuto ma che sono ancora oggi solo strade di campagna seppur  asfaltate. Una situazione esplosiva.

La gronda dimenticata

Da almeno 10 anni si parla di una viabilità di gronda ma è rimasta sulla carta. L’area nel frattempo è diventata oltre che frequentatissima zona  commerciale anche un esteso sito logistico in pieno sviluppo. A gennaio di quest’anno si tentò di riprendere il filo di quel progetto ormai indispensabile, ma poi è tornato il silenzio. Sono passati 12 mesi e non è accaduto nulla.

Intanto il traffico aumenta e la valle del Tevere soffoca immersa nelle nebbie inquinanti e dannose delle polveri sottili.

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