Da domani alle 16 fino a domenica sera Capena festeggia la 97esima edizione del Vendemmiale.

La sagra dell’uva, nata poco dopo quella di Marino. Allora il vino prodotto a Capena e dintorni rivaleggiava in quantità e qualità con quello dei Castelli. Teatro della contesa il grande mercato romano. Oggi è un po’  diverso. I comuni dei Castelli sono immersi ancora nei vigneti già dalla periferia della Capitale con produttori di vini anche pregiati. Capena invece ne produce ormai un rivolo. Le terre dell’ager capenas da anni sono spoglie di vigne.

In compenso, nell’ultimo decennio sono nate Aziende vinicole che tengono viva storia e tradizione. La cooperativa Agro Capenate e l’impresa di nuovi vignaioli come Yuri Petrongari. È a questo esile ma resistente filo identitario che è appesa la 97esima edizione. 

La fiaccolata delle donne di Komen, la sfilata di cinque carri 

Il programma prevede musica in ogni piazza del paese. Tavolate a cielo aperto, dislocate nei punti principali, attive da sabato sera, comprendendo la domenica a pranzo, fino alla domenica sera. L’offerta è per tutti i gusti si va dagli arrosticini abruzzesi, al classico hamburger e patatine, fino ai cibi etiopici. Ogni punto ristoro avrà la sua musica. Per la storia, in programma una conferenza su “Dioniso il dio nato due volte e le feste in suo onore” relatrice Dr.ssa Giuseppina Ghini, archeologo, già funzionario SABAP area metropolitana di Roma ed Etruria Meridionale. Si terrà alle 17.45 nell’aula consiliare del Comune.

Alle 18 Camminata in rosa: il paese si illumina con le fiaccole della solidarietà per i progetti di Komen Italia. Domenica il momento clou della manifestazione: la sfilata dei carri allegorici. Saranno cinque. Per realizzarli dal bozzetto alla fattura finale,  hanno lavorato giorno e notte, per oltre un mese, giovane e meno giovani del paese in modo volontario. Sono i carri il monumento della festa. Quest’anno dopo la sfilata, per la prima volta in 97 anni, resteranno in bella vista nelle piazze.

Nel pomeriggio visita a Civitucola l’antico sito di Capena. E poi fino a notte musica cibo e vino. Nel corso della sfilata dei carri si potrà assaggiare un bicchiero del vino prodotto a Capena. Sgorgherà gratuito dalle millenarie fauci del Leone all’ingresso della scalinata che porta alla chiesa di S. Antonio. Non ci saranno i fuochi finali. Peccato. Mancheranno. A loro era affidato il compito di sancire la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Sarà per la prossima volta.

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