Un poligono sospeso. Così è quello, di fatto pronto all’uso, realizzato nella cava dismessa di località valle Muta nei pressi della Tiberina nel territorio di  Castelnuovo di Porto. Sospeso e però molto atteso da  forze dell’ordine e corpi di vigilanza privati che hanno urgente necessità di individuare un sito adeguato per programmare le periodiche sessioni di esercitazioni al  tiro.

I lavori in realtà sarebbero conclusi ma gli ultimi ritocchi non possono essere portati a termine perché le strutture già pronte sono state poste sotto sequestro dai vigili comunali.  Il problema, secondo l’ufficio tecnico, è che non risulta la comunicazione di inizio lavori ed a questo punto la licenza è scaduta e dunque non si può più procedere con le opere. Insomma è tutto fermo per una questione burocratica.

A rischio 20 posti di lavoro

Come denuncia il proprietario Davide Persia: “La mia azienda ha già impegnato, per ripristinare il sito dell’ex cava e realizzare le strutture del poligono molte risorse, oltre mezzo milione di euro. E lo ha fatto in base ad una regolare licenza alle cui prescrizioni ci siamo regolarmente attenuti. Lo stop ci appare un po’ forzato, una soluzione deve essere trovata ed a breve perchè questo stop mette a rischio la stipula delle convenzioni con le forze dell’ordine, un investimento già effettuato e almeno 20 posti di lavoro. Spero prevalga il buon senso. In questo senso ho scritto una lettera al sindaco Riccardo Travaglini nella speranza che si faccia carico di sciogliere il nodo problema. Il progetto non merita di essere fermato per una questione di carte scadute. Né per le proteste di qualche abitante nelle case realizzate sulla collina di fronte. Proprio prima del sequestro infatti la proprietà stava eseguendo una perizia fonica per adottare le misure necessarie a ridurre ai limiti di legge l’impatto acustico prodotto dagli spari. Bloccata anche questa. L’entrata in funzione della struttura per altro – secondo il signor Persia –  potrebbe essere di aiuto a garantire la sicurezza in tutta l’area. Però occorre far presto.

Il poligono realizzato con opere rimovibili, secondo licenza

Visitando il sito in effetti si vedono strutture di legno e postazioni pronte e il muro di tufo della cava, difeso da uno spessore di terra, come fondale. Poco altro. Il piazzale della cava ripulito, realizzati i servizi igienici. E viene su una domanda: ma dove altro si può fare un poligono di tiro, necessario per le esercitazioni di carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili e addetti alla vigilanza,   se non in una cava di blocchetti esaurita da tempo, in abbandono e in aperta campagna?.    

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