A Castelnuovo di Porto si torna a parlare di case popolari, tema caduto in disuso a livello nazionale, regionale provinciale da oltre 40 anni. Il tempo necessario a trasformare le colline dei nostri comuni in estesi dormitori. Alla domande di abitazioni a prezzi “umani” di giovani coppie, anziani, adulti separati o single, per decenni si è preferito rispondessero i costruttori di villette in serie o a schiera. Il risultato è l’esistenza oggi di complessi residenziali senza servizi, senza piazza,  staccati dal centro urbano, da scuole, bar, negozi, farmacie , vita sociale.

SI SONO COSTRUITE RESIDENZE NEL DESERTO.

Gruppi di residenze nel deserto. Ora che la crisi ha messo in crisi questo modello di sviluppo si torna a ragionare sull’edilizia pubblica. E’ un tema che si impone come e più che negli anni 60/70 per via della complessità del presente che richiede maggiore flessibilità e fantasia nell’approccio ai problemi e soluzioni nuove. Non è tema che può essere affrontato da un singolo comune ma intanto il sindaco di Castelnuovo riapre il fascicolo lo mette all’attenzione dell’amministrazione,riprende le fila del discorso. Con la Determinazione n. 101 del 03/10/2019, è stata infatti approvata la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica ubicati nel Comune di Castelnuovo di Porto, già trasmessa all’Ater della Provincia di Roma. Spiega il sindaco Riccardo Travaglini: “L’aggiornamento degli elenchi degli aventi diritto ad un alloggio popolare, ovvero anziani, giovani coppie, invalidi e portatori di handicap , è un primo fondamentale passo verso il ripristino di un percorso di trasparenza e legalità nel campo delle politiche abitative. Non si tratta di un mero adempimento burocratico ma di un vero e proprio atto straordinario che interrompe una prassi ferma, in questo comune, dal lontano 1975. Per oltre 40 anni infatti nessuna verifica è stata fatta su questo tema”.

L’ATTO INTERROMPE 40 ANNI DI OBLIO

Con l’adozione dell’atto, il Comune interrompe il quarantennale oblio e torna a giocare un ruolo. “Ora il nostro impegno sarà rivolto- aggiunge Travaglini-  a sollecitare l’adozione delle graduatorie da parte dell’Ater provinciale di Roma per favorire una rapida risposta alle esigenze delle persone che si trovano in difficoltà e che hanno diritto al sostegno delle istituzioni nell’assegnazione di un alloggio pubblico”. Speriamo l’Ater risponda presto , ci sono famiglie senza casa che aspettano solo quella graduatoria per averne una e trovare pace.

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