Ha pochi dubbi il sindaco di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini su quanto accaduto ai mezzi adibiti alla raccolta differenziata, incendiati e distrutti nella notte tra martedi 27 e mercoledì 28. “Si tratta purtroppo, molto probabilmente, di un atto doloso – spiega il primo cittadino – l’ipotesi di un corto circuito ad uno dei mezzi, con l’incendio che si sarebbe propagato agli altri cinque parcheggiati, mi pare abbia poca consistenza”.

La cronaca

E’ la mezzanotte di lunedì 27 ottobre, quando il guardiano addetto al grande parcheggio di camion della ditta Persia, avverte un forte boato e immediatemente allerta i soccorsi e gli addetti dell’azienda Ekorec che si occupa della raccolta differenziata del Comune. Arrivano i Vigili del fuoco, ma intanto i mezzi, sei in tutto, sono già praticamente distrutti dalle fiamme e i pompieri non possono far altro che spegnere l’incendio, ormai in esaurimento. Sul posto giungono gli agenti della Polizia Locale, i Carabinieri della stazione di Castelnuovo di Porto e quelli della Compagnia di Bracciano.

Le indagini

Al vaglio degli inquirenti, Vigili del Fuoco e Carabinieri, le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’area di parcheggio dei mezzi della nettezza urbana, all’interno di un’area più vasta dove sono parcheggiati i camion della Società proprietaria che gestisce l’enorme hub. Poi ci sono le testimonianze, e soprattutto i materiali prelevati stamattina sul posto dai Vigili del fuoco. Serviranno una ventina di giorni per venirne a capo. Per capire se sono visibili dalle videocamere persone o mezzi, prima e dopo il divampare dell’incendio che ha distrutto i mezzi della Ekorec; e poi, eventualmente, il tipo di innesco utilizzato per appiccare il fuoco.

Le ipotesi

“Se chi ha fatto questo ce l’avesse con me o con l’azienda?” risponde Travaglini ” E chi lo sa? E’ un grosso punto interrogativo. Per quanto mi riguarda non ho ricevuto nei giorni  minacce o avvertimenti. Non subisco minacce da almeno due anni”. E’ possibile una sorta di “vendetta politica” per le iniziative sulla Palestina messe in campo dal Comune nei giorni scorsi? Il sindaco è piuttosto freddo su una ipotesi del genere, probabilmente in questo caso l’obiettivo non sarebbero i mezzi della raccolta differenziata. E allora l’ipotesi è quella di un avvertimento per ciò che riguarda il servizio della raccolta differenziata, core business da sempre della criminalità organizzata? La ditta Ekotrec ha un appalto che scade tra due anni. Al momento è troppo presto per fare ipotesi. C’è da aspettare l’esito delle indagini. Ammesso che questo sia sufficiente per capire cosa effettivamente è accaduto. Travaglini, sin da stamattina, 28 ottobre, ha parlato, in una diretta social,  di “atto gravissimo” implicitamente confermando, a caldo, l’ipotesi dolosa.

Solidarietà dai sindaci dei comuni vicini

I sindaci dei Comuni vicini a Castelnuovo hanno affidato a Facebook i messaggi di solidarietà a Travaglini. “Il sindaco Luca Abbruzzetti e l’amministrazione comunale di Riano esprimono profonda solidarietà al sindaco Riccardo Travaglini e alla società Ekorec in seguito al vile atto verificatosi la scorsa notte. Condanniamo fermamente qanto accaduto e ci auguriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso”. E’ quanto si legge sul profilo social del Comune di Riano.

Anche Rignano Flaminio si unisce alla solidarietà: con un post sul profilo Facebook il sindaco Vincenzo Marcorelli esprime a nome personale e di tutta la comunità di Rignano “solidarietà e vicinanza al sindaco Riccardo Travaglini all’amministrazione e a tutti i cittadini di Castelnuovo. Condanniamo fermamente questo atto- ha concluso Marcorelli – con la speranza che gli autori vengano  presto assicurati alla giustizia”. Messaggi di solidarietà sono giunti anche dal sindaco di Morlupo Ettore Iacomussi, che ha espresso “vicinanza e solidarietà” con il sindaco,  l’amministrazione di Castelnuovo e i suoi cittadini.

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