Il primo maggio Civitella San Paolo veste i panni della tradizione: come ogni anno prende vita la festa dei canestri e del pane benedetto, in assoluto la più sentita da tutti i cittadini del piccolo borgo

TRA STORIA E LEGGENDA

La festività era in origine un rito pagano, nato come adorazione di Maia, dea del risveglio della natura in primavera: gli agricoltori chiedevano clemenza e protezione per il raccolto, spesso unica fonte di sostentamento per un territorio a vocazione prevalentemente contadina.

Solo in seguito questa festività assunse connotazioni religiose, grazie ad una leggenda che vedeva San Giacomo protagonista nelle campagne civitellesi. Grazie alla sua presenza, il santo protettore riuscì a tenere lontano la grandine dai campi coltivati, proteggendoli dai danni ingenti che invece martoriarono le coltivazioni dei territori circostanti.

Divenne quindi consuetudine onorare san Giacomo e san Filippo, protettori del paese, e si continua a farlo il primo maggio di ogni anno.

I PREPARATIVI

Il giorno antecedente la festa i ragazzi della proloco, con l’aiuto di molti cittadini, si riuniscono per raccogliere lo scopiglio, pianta necessaria per assemblare i canestri che saranno poi ornati con fiori e nastri colorati.

Presso il forno locale si prepara intanto il pane all’anice, su cui verrà apposto il simbolo di San Giacomo e San Filippo grazie ad un timbro.

Si respira senso di comunità, di storia e di memoria tra i ragazzi della proloco indaffarati nella preparazione. La presidentessa dell’associazione Serena Salvati si dice ottimista “Dopo il covid abbiamo bisogno di una ripartenza. Non è stato semplice, ma il gruppo è unito e abbiamo una gran voglia di lavorare. Ci aspettiamo un buon riscontro, per questa manifestazione e per quelle a venire“.

LA FESTA

Negli ultimi due anni la festa è stata fatta in tono minore per rispettare le normative anticovid. I ragazzi della proloco hanno consegnato casa per casa il pane benedetto, pur di mantenere viva la tradizione. Ma finalmente si può tornare alla normalità” ci racconta Francesco Spacone, che per 6 anni ha gestito la proloco con passione e dedizione. “Quest’anno torneranno ad esserci la benedizione del pane e la processione si farà verso la chiesa di San Lorenzo. Le ragazze indosseranno l’abito tradizionale e il pane sarà distribuito a tutto coloro che vorranno partecipare.”

Appuntamento a Civitella san Paolo, quindi, per un primo maggio di colori e sapori.

Per rispettare a pieno la tradizione, però, bisognerà conservare il pezzo di pane che reca impresso il simbolo del santo protettore e metterlo nei pressi di un terreno coltivato nella speranza che la terra, ancora una volta, sia generosa nel donare i suoi frutti.

E per chi non potesse partecipare in questa occasione, si segnala un’interessante mostra allestita presso il castello del paese, che sarà aperta ogni sabato per tutto il mese di maggio: “Digit Civitella. Istantanee e testimonianze storiche di un borgo medievale“.

Fotografie, oggetti e volumi (provenienti dall’Archivio Storico del Comune) per raccontare luoghi, storie usanze e mutamenti. Una mostra che racconta il passato ma guarda al futuro, per una ripartenza totale dopo due anni di crisi per la cultura e per la narrazione stessa del territorio.

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