«Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia»(Patch Adams)

È sempre più facile incontrare clown che si aggirano tra le corsie degli ospedali, nelle strutture riabilitative o nelle case di cura per anziani che non destano più nessuna sorpresa ma solo tanta allegria. La terapia del sorriso o clownterapia è molto diffusa e sebbene sia legata nell’immaginario collettivo al famoso film “Patch Adams” interpretato da Robin Williams, le sue origini sembrerebbero essere più antiche. Infatti, il primo esperimento di questo tipo venne fatto dal sacerdote carmelitano Angelo Paoli vissuto a cavallo tra il 1600 e il 1700. Solo verso la fine degli anni ‘80 del secolo scorso, il canadese Karen Ridd e lo statunitense Michael Christensen si dedicarono alla clownterapia moderna. Abbiamo incontrato Silvia in arte Zorra, clown da oltre 15 anni, per conoscere qualcosa in più su questo tipo di volontariato.

Come si diventa Clown?
A Roma le richieste sono numerose, il primo passo da fare è mandare la domanda con una mail al nostro indirizzo di clownterapia, vengono fissati dei colloqui conoscitivi e viene fatta una selezione.
È necessario iniziare facendo un corso di formazione che dura 3 giorni. Nell’arco dell’anno successivo si aggiungono altre 100 ore di formazione costituite da allenamenti di giocoleria, nozioni di salute, igiene e soprattutto sulla modalità con cui ci si relaziona all’interno di un gruppo. Il numero di volontari che verranno formati è di circa 30/35 persone per creare il gruppo di lavoro.
Successivamente la formazione diventa continua, per chi fa parte dell’associazione e diventa clown, sono previsti sempre due allenamenti al mese.

In cosa consiste la formazione?
Abbiamo uno staff di volontari specifici per la formazione che crea allenamenti ad hoc a seconda della tematica. Possono essere esercizi d’improvvisazione, nozioni di salute ed igiene, giocoleria e questi sono i corsi interni. A volte si effettuano dei corsi esterni specialistici a seconda delle attività. Siamo impegnati oltre che nelle strutture ospedaliere, in campi rom, case circondariali oppure attività di clown “at home” per persone con gravi disabilità che non possono muoversi da casa. Prendiamo personale esterno per corsi di comunicazione, team building oppure capita anche di essere aiutati da terapeuti di strutture ospedaliere per relazionarci nel modo giusto con alcuni pazienti.

Cos’è la Giornata dei Nasi Rossi ?
È un’unica giornata in cui tutte le VIP “Viviamo In Positivo”, sono in totale 65 associazioni con 4500 clown circa, che fanno parte della Federazione Nazionale in tutta Italia, scendono in piazza per raccogliere fondi. Noi siamo volontari, perciò tutto quello che facciamo è a carico nostro, ma questi fondi servono a finanziare le diverse attività sia per i corsi di formazione che per le missioni all’estero. Sul nostro sito si possono trovare tutte le informazioni e le piazze d’Italia in cui contemporaneamente si svolgerà l’evento. Per noi è una grande festa e un’occasione per trasmettere il pensiero positivo tramite giochi e le altre attività presso i nostri stand. Durante la giornata doniamo i “nasi rossi” che sono il nostro simbolo.

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