Il prossimo 26 maggio siamo chiamati alle urne per eleggere i deputati italiani che andranno a sedere al Parlamento europeo. Si tratta dell’unica istituzione dell’Unione europea che rappresenta i popoli ed è eletta democraticamente; ricopre essenzialmente la funzione legislativa insieme al Consiglio dell’Unione europea.

Si vota soltanto DOMENICA 26 MAGGIO dalle 7 alle 23 nello stesso seggio dove ci si reca per le elezioni politiche o comunali. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni.

Le circoscrizioni
La penisola è suddivisa in cinque circoscrizioni: Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) e Italia insulare (Sicilia, Sardegna). Ciascun partito compone una lista di candidati diversa per ogni circoscrizione.

Il sistema elettorale
Il sistema elettorale vigente in Italia per questa elezione è di tipo proporzionale puro: la percentuale di voti corrisponde alla percentuale di seggi assegnati. Se un partito raggiunge il 10% dei voti, ottiene di conseguenza il 10% dei seggi. Ogni lista deve raggiungere almeno la soglia di sbarramento del 4% dei voti su base nazionale per conseguire i seggi.
La percentuale dei voti raggiunta è calcolata su base nazionale e poi riportata in ciascuna circoscrizione; pertanto i seggi saranno assegnati equamente nelle cinque circoscrizioni.

La scheda elettorale
Il voto si esprime tracciando semplicemente una X sul simbolo della lista. Inoltre, è possibile indicare fino a tre preferenze di candidati collegati alla lista. Nel caso si scrivano più preferenze, è necessario indicare almeno un candidato di genere diverso (in caso contrario viene validata solo la prima preferenza).

Chi si trova all’estero può votare?
Se si è iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani residenti all’estero), è possibile votare secondo le istruzioni trasmesse dall’ambasciata di riferimento. Se, invece, si è momentaneamente all’estero, le cose vanno diversamente. Chi si trova in un altro Stato UE, può votare se ha effettuato la procedura di accreditamento entro il mese di marzo. Chi si trova fuori dal territorio dell’Unione europea deve necessariamente votare in Italia.

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