Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della lettura del bollettino quotidiano, al termine della riunione sullÃ?emergenza coronavirus in videoconferenza con le regioni a Roma, 9 marzo 2020. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

I dati comunicati dalla Protezione Civile in questo lunedì di Pasquetta purtroppo non sono buoni come quelli di ieri. Oltre al dato delle vittime, oggi 566 mentre ieri era stato pari a 431, torna a crescere anche quello delle persone ricoverate con sintomi (28.023, 176 più di ieri).

Resta per fortuna continuo il calo dei ricoverati più gravi, quelli in terapia intensiva: si tratta di 3260 persone, 83 meno di ieri. Un valore in calo costante, un buon indicatore che il picco è stato raggiunto ma non superato.

L’aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 1363 unità (ieri erano stati 1984) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 3153 (ieri 4.092). Questa flessione però non è particolarmente significativa, perché questi due dati sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti che oggi sono stati diecimila in meno, ovvero 36717. (ieri 46720).

Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 11,6 tamponi fatti, l’8,6%, un valore stabile da giorni.

Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 159.516.

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