Hanno rappresentato uno degli argomenti più discussi e contrastanti dell’ultima estate, con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che li ha imposti contro (quasi) tutti e tutto. E il supercomissario Arcuri ad accontentarla.

Stiamo parlando dell’acquisto degli ormai noti banchi a rotelle. Sin dal primo momento in molti hanno contestato la scelta bizzarra di banchi con le rotelle per facilitare il distanziamento. E da più parti hanno indicato in questo acquisto uno spreco intollerabile di risorse: ne sono stati comprati 430 mila per un costo totale di 119 milioni di euro. Circa 280 euro l’uno, contro i 100 euro di un banco tradizionale.

Finiti al centro di un’indagine della Corte dei conti e della Guardia di finanza, ora si scopre che in Veneto non saranno utilizzati perché fanno venire il mal di schiena agli studenti.

A comunicarlo è stato l’assessore regionale all’ Istruzione Elena Donazzan, all’indomani di una riunione con le sigle sindacali, l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti, la direttrice dell’ Ufficio Scolastico regionale Carmela Palumbo e la Prefettura di Venezia, convocata in vista del ritorno in classe dei ragazzi delle superiori. “Abbiamo tutti convenuto che in questo momento delicatissimo di ripartenza, ci sia bisogno di serenità, soprattutto per le famiglie interessate, di informazioni univoche e certe, evitando continue altalene e cambi repentini di rotta, in particolare a livello centrale”, ha detto Donazzan.

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