Treccani definisce il genderless come “chi o che non presenta caratteristiche definite sulla base del genere sessuale”.

Partendo da questa definizione, il genderless nella moda rappresenta l’abbandono della distinzione tra maschile e femminile nei capi di abbigliamento e negli accessori. E quindi, una tendenza che abbatte gli stereotipi di genere.

Negli ultimi anni ci si sta sempre più avvicinando a questa tendenza cioè ad essere liberi da ogni tipo di etichetta. L’identità di genere può essere distinta e indipendente dall’orientamento sessuale. La Generazione Z si vede promotrice di questa libertà, poco incline alle classificazioni e distinzioni. Oggi giorno ci troviamo in una società in cui lo sviluppo del Paese va a dei ritmi mai visti prima, proprio per questo motivo è importante stare al passo con i tempi.

La tendenza al genderless si è potuta vedere anche nelle passerelle della FW22, ad esempio a Milano con Gucci e Marco Rambaldi, a Parigi con Miu Miu. Ci dovrebbero essere più sfilate pensate con questa impostazione. La moda femminile e maschile che si fonde diventando una sola, capi prettamente “femminili” indossati da uomini e capi “maschili” indossati da donne. Forse sarà l’inizio di un nuovo modo di vedere la fashion industry?

FW22 Gucci
FW22 Gucci
FW22 Marco Rambaldi
FW22 Marco Rambaldi
FW22 Miu Miu
FW22 Miu Miu

La maison Gucci, con direttore creativo Alessandro Michele dal 2015, si è vista promotrice del no gender,dell’abbandono del calendario tradizionale della FW a partire dalle Pre-Fall e FW20. L’impegno di Alessandro Michele è quello di gettare le basi verso una realtà più inclusiva. Ciò è stato confermato poco dopo con il lancio di un nuovo progetto chiamato “Gucci MX” – MX come titolo attribuito ad una persona che non preferisce identificarsi come maschio o femmina – si tratta di una sezione genderless inserita all’interno del sito.

Il sito spiega come “le collezioni di Gucci si propongono di decostruire i dualismi preconcetti e mettere in discussione come questi concetti si riflettono sui nostri corpi. Esaltazione dell’espressione di sé in nome dell’uguaglianza di genere, la Maison presenta MX”.

Sezione “Gucci MX” nel sito web della Maison Gucci

Alla luce di queste informazioni c’è dell’impegno ma da parte di pochi brand, che questo possa essere una spinta ad educare le altre aziende sulla fluidità di genere?

Se da un lato c’è poca consapevolezza e apertura mentale sul tema. Dall’altro si tende a non vedere la difficoltà che hanno, ad esempio, le persone transessuali con l’acquisto dei capi di abbigliamento. Principalmente i problemi sono due. Il primo è legato alla taglia dell’indumento spesso limitante per un corpo in continuo cambiamento. Mentre il secondo riguarda la categorizzazione degli stessi brand a creare delle collezioni no gender basandosi solo su pochi capi come la felpa, la tuta e la t-shirt. Questi due problemi possono essere risolti nella fase iniziale di creazione di un capo, in modo tale da poter allargare lo spettro dei consumatori rendendo la linea di abbigliamento inclusiva per qualsiasi persona.

Allo scopo di poter rende partecipi anche voi lettrici e lettori de Il Nuovo in questo tema, nel mese di febbraio è stato fatto un sondaggio tramite la pagina Instagram del giornale (@ilnuovomagazine) riguardo il genderless nella moda. Un ristretto campione di 29 persone ha compilato in forma anonima il questionario.

Le domande erano quattro e l’obiettivo era quello di comprendere il vostro pensiero, infatti si è potuto notare come 26 persone (89,7%) sono a favore di una linea no gender contro 3 (10,3%). Mentre 25 persone (86,2%) pensano che questa tendenza sarà solo l’inizio di un nuovo modo di rendere più inclusiva la moda, contro 4 (13,8%).

Dai grafici potrete leggere i risultati:

Per concludere, il settore della moda ha bisogno di creare linee di abbigliamento che possano includere qualsiasi tipo di persona. Soprattutto quando si tratta di persone non binarie come agender, transessuali, intersessuali, transgender, bigenere e anche genderfluid. Devono sentirsi a loro agio, dalla scelta di una tenuta sportiva a una casual ma anche per un intimo.

È fondamentale poter esprimere sé stessi attraverso la moda.

 

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