Questi i locali devastati dal fuoco

Questa notte hanno dato fuoco al nuovo locale panificio di Francellini al bivio di Capena  nei pressi dell’Arca. In quella zona girano molti soldi e c’è malavita. Si percepisce e questa ne è la prova regina. Lelio Francellini e la sorella sono fuori da questa roba ed ecco la lezione con le modalità più classiche e becere. Tre persone che nottetempo appiccicano il fuoco bruciando anni di lavoro e un bel sogno. Il loro locale è nato a luglio per dare più storia e prospettiva ad una tradizione che è parte integrante di Capena. I Francellini fanno pane da 80 anni, il papà Bruno ha innovato sempre restando ben ancorato alla propria storia, Alveria la nonna ha cotto dolci con le donne di tutta Capena. Quel forno rappresenta la storia di una comunità.

Incendiato locale di successo

Il locale in pochi mesi era già diventato di tendenza per colazioni, pranzi e aperitivi. Un bel locale che lavorava bene e dava lavoro a venti famiglie. Evidentemente troppo per chi pensa di controllare quella zona. L’incendio di stanotte rende probabile l’idea che qualcuno ritenga quella zona, la sua zona. Le modalità dell’incendio sono dolose e con le tecniche  tipiche della malavita organizzata che vive di pizzo e tangenti. Le telecamere di sorveglianza raccontano di tre individui che danno via alle fiamme. Frequentare quell’area, per intenderci quei due chilometri che vanno dal Girardi a Scorano per poi proseguire fino a Fiano, e considerati dagli imprenditori della zona il miglio d’oro, con un pizzico di curiosità e attenzione agita pensieri, alimenta perplessità. Troppo disordine, troppi pochi controlli, troppe le aziende che non pagano, per esempio, le tasse comunali. Troppe le aziende lasciate sole. E’ un far west che spesso fa carta straccia di regole e contratti di lavoro. E’ ora di aprire gli occhi. 

Indagano i Carabinieri

Indagini da parte della magistratura sono in corso da tempo per la presenza nella zona di un supermercato che vende prodotti sotto prezzo e che sembra fare riferimento ad una nota famiglia malavitosa romana. Questo è l’unico elemento certo, l’altro è l’incendio di stanotte. E dunque quella che era una sensazione assume ora lo spessore di una quasi certezza. Tutta la zona commerciale tra Capena e Fiano va passata al setaccio, i sindaci devono  svegliarsi, chiedere alla forze dell’ordine di fare di più molto di più, chiedere l’intervento dell’Osservatorio regionale presieduto da Gianpiero Cioffredi, fare terra bruciata intorno a questa malapianta, avviare la bonifica di questa terra, alzare gli argini di legalità  prima che il malaffare occupi ogni cosa, prima che infesti il territorio. L’incendio del panificio Francellini ci racconta che la pace in queste colline è finita e da tempo. Le fiamme lo hanno solo sottolineato. E’ venuto il tempo di prenderne atto e reagire.

 

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