La leggenda narra che in un lago delle highlands scozzesi viva un mostro o un animale preistorico: il mostro di Loch Ness. Il primo avvistamento di Nessie, diminutivo con il quale viene chiamato, risale addirittura al 565 d.C. quando un monaco irlandese San Colombano avvistò il mostro nelle acque del lago. In epoca più recente ovvero nel maggio del 1933 i proprietari di un albergo sulla riva del lago dichiararono alla stampa di aver visto un mostruoso essere tra le acque del lago e da allora ci furono molti altri avvistamenti.

Tra tutti gli episodi di avvistamento il più famoso è quello della celebre “foto del chirurgo” scattata nel 1934 dal medico britannico R. Kenneth Wilson, l’immagine in bianco e nero molto sfocata dalla quale s’intravede un essere dal collo molto lungo fuoriuscire dalle acque del lago.
Secondo uno studio dell’Università neozelandese di Otago il mostro di Loch Ness non sarebbe altro che un’anguilla gigante. I ricercatori hanno esaminato il DNA presente nelle acque del lago scozzese, riscontrando un’enorme quantità di DNA di anguille.

Nessie potrebbe essere quindi un’anguilla gigante. Questa teoria era stata fatta già nel 1933 con il primo avvistamento ma subito dopo abbandonata. La ricerca ha escluso l’ipotesi di un rettile del Giurassico, lo scopo della ricerca era studiare il mondo animale e vegetale del lago, attraverso questa analisi è stato possibile individuare 11 specie di pesci, 3 di anfibi, 22 di uccelli e 19 di mammiferi.

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Dobbiamo purtroppo dire addio alla leggenda del mostro di Loch Ness che ha fatto sognare intere generazioni oltre ad essere stato il motore economico di tutta la popolazione delle regioni intorno al lago, essendo una delle attrazioni turistiche più importanti della zona.

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