Una delle piante del progetto della Piattaforma Logistica che sorgerà a Riano.

Il 6 settembre, nell’aula Consiliare di Riano, si è tenuto il consiglio comunale per discutere la mozione relativa alla Piastra Logistica di Roma Nord, presentata dal gruppo Rianocipiace – Partito Democratico.

In apertura l’intervento del capogruppo del Partito Democratico, Luca Abbruzzetti che, dopo aver ribadito la paternità dell’iniziativa, ha deciso di far luce sulla gestione stagnante dell’amministrazione comunale nonostante la realizzazione della Piastra «potrebbe cambiare il futuro del nostro paese».

Un progetto e non un’idea, tendono a chiarire, su cui l’amministrazione si era dichiarata favorevole già nel luglio 2017. Che cosa è successo allora?

A chiedere spiegazioni, oltre ad Abbruzzetti, è stata anche la dottoressa Anna Ovidi, coordinatrice del progetto, che pochi giorni prima del consiglio comunale aveva organizzato un’assemblea pubblica per mettere a conoscenza i cittadini dei difficili rapporti con l’amministrazione. Per giustificare quest’andamento stanco delle procedure, i silenzi e i ritardi, il Sindaco di Riano, Ermelindo Vetrani, ha spiegato che la lungaggine del procedimento è nata dalla paura di sbagliare data l’entità della Piastra che, anche se in maniera positiva, impatterà massicciamente sul territorio e ha ribadito che l’amministrazione ha sempre voluto la realizzazione di questo progetto.

assemblea pubblica per la presentazione della Piattaforma Logistica che sorgerà a Riano
In questa immagine un momento dell’assemblea pubblica tenutasi lo scorso 2 settembre a Riano per la presentazione del progetto della Piattaforma logistica.

L’assemblea pubblica

Durante l’assemblea, nelle parole di Ovidi si sente tutta l’esasperazione per gli ostacoli trovati dal progetto che, come ha ricordato la dottoressa, è nato ormai cinque anni fa e per cui, per presentarlo, si potrebbe adoperare la formula “C’era una volta”. Tuttavia è meglio non usarla in quanto non c’è niente di fiabesco in questa storia. Né per l’iter lento e difficile che la vicenda ha incontrato né per insinuare la poca concretezza del progetto che, nell’arco di questi anni, ha ricevuto numerose conferme e l’assenso dell’ingegnere Ercole Incalza, l’uomo dell’alta velocità e della terza corsia del Grande Raccordo Anulare, chiamato per valutare la possibile realizzazione della Piastra.

A quell’incontro, ormai nel lontano 2016, l’ingegnere Incalza aveva risposto a Ovidi che il progetto si doveva fare. E si farà, considerato che il consiglio comunale ha dato mandato al Sindaco di attivare le procedure per la realizzazione dell’intervento.

Il progetto

La Piastra, nome dato per designare l’attività logistica, lo scambio intermodale e l’area servizi, sorgerà a Piana Perina e avrà un’estensione di circa 52 ettari. Il progetto prevede la costruzione di quattro strutture: l’agroalimentare, la farmaceutica, la moda e la componentistica digitale.

La struttura permetterà di creare 300 posti di lavoro ‒ da dividere tra il comune di Riano, di Castelnuovo di Porto e il XV Municipio ‒ e di generare un indotto importante per tutto il territorio.

«Le assunzioni», chiarisce Ovidi «avverranno in due fasce d’intervento». La prima parte che prevede solo la costruzione gomma-gomma richiederà 100 milioni di investimento e creerà tra i 100 e i 120 posti di lavoro necessari per l’urbanizzazione (creare il fondo, le strade, le fogne e le altre utilities) e per la gestione della Piastra. Nella seconda fase del progetto che richiederà più tempo e più risorse economiche ‒ in quanto dovrà provocare l’apertura dell’asse ferroviario ‒ ci saranno le restanti assunzioni.

Nonostante la lucidità delle spiegazioni, nel corso dell’assemblea sono emerse le preoccupazioni dei cittadini riguardo all’impatto acustico e ambientale che avrà tale costruzione. Anche la viabilità spaventa ma Ovidi rassicura che saranno costruite quattro corsie (due in un senso e due in un altro) e i tir non passeranno per la via Rianese, che in quel tratto si chiama via Vigna del Piano, ma per l’autostrada.

A preoccupare sono anche le due fasi del progetto. Alla radice di tali apprensioni probabilmente c’è l’essere ormai abituati a un’Italia in cui i lavori finiscono per mancanza di fondi e i progetti rimangono per anni abbandonati a loro stessi.

Per seguire lo sviluppo del progetto: https://www.piastralogisticaromanord.com

 

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