La festa continua. Malgrado la morte di un ragazzo annegato dopo essersi immerso nelle acque gelate del lago di Mezzano, il rave party va avanti. Anche se questa mattina diverse automobili hanno lasciato l’area intorno al lago. Stando ad alcune fonti, già la scorsa notte alcune centinaia le persone hanno lasciato il luogo della festa. Tutte le automobili che stanno abbandonando la zona sono controllate dalle forze dell’ordine. In particolar modo, la Guardia di finanza in questo momento sta presidiando l’ingresso principale. La musica, intanto, non accenna a fermarsi, impianti stereo in piena attività.

La situazione all’interno dell’area del Viterbese dove si sta svolgendo un rave party appare abbastanza tranquilla. Mentre una cinquantina di persone continuano a ballare davanti alla parete di casse acustiche allestita, molte altre preferiscono ripararsi dal sole o passeggiare, magari nei pressi del lago di Mezzano, ma senza immergersi nell’acqua. C’è anche chi sta smontando le proprie cose ed è indaffarato nel raccogliere l’immondizia, con interi sacchi di rifiuti che sono stati riempiti e accantonati, pronti per essere portati via. I partecipanti al rave dormono nei camper, nelle roulotte o in tenda. Non si registrano disordini, mentre è praticamente nulla la presenza di mascherine e questo sta destando preoccupazione per un eventuale aumento dei contagi da Covid-19.

“Esistono ancora tre grandi problematiche a cui il ministero dell’Interno deve dare una risposta”. Esordisce così Stefano Bigiotti, sindaco di Valentano, in un video inviato via WhatsApp ai media. “Una problematica di ordine e sicurezza pubblica – afferma – all’interno del rave party illegale che dopo cinque giorni di festa si sta ancora consumando. Un secondo problema, invece, riguarda l’emergenza epidemiologica: le comunità locali iniziano a essere veramente preoccupate. Un terzo problema – conclude – è di carattere ambientale: quali saranno le conseguenze per una zona di interesse comunitario come quella di Mezzano? Lamorgese deve immediatamente dare una risposta”.

I pm di Viterbo hanno aperto un fascicolo sulla morte del venticinquenne. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore Paolo Auriemma, si procede per morte come conseguenza di altro reato. Il corpo del giovane è stato trovato nelle acque del Mezzano, dove il ragazzo era stato visto immergersi. I magistrati sono in attesa dei risultati dell’autopsia disposta per accertare le cause del decesso.

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