L’Avis di Capena è guidato da belle ragazze. All’anagrafe sono grandi donne e anche nonne ma hanno il cuore giovane di chi non molla il sogno di costruire una comunità solidale. Domani raccolgono sangue. Lo fanno undici volte l’anno con grande determinazione praticando un’azione di solidarietà concreta.  Di sangue c’è bisogno per rimboccare il livello della nostra dotazione naturale quando viene impoverita da una emorragia , da una ferita , da un intervento operatorio di grande complessità e lunga durata. La disponibilità di sangue spesso fa la differenza tra la vita e la morte. Ne ho avuto bisogno anch’io. Forse era proprio quello raccolto dall’Avis della mia gente. Probabilmente no, ma è stato bello poterlo pensare.

APPUNTAMENTO E’ PER DOMANI DALLE 7.30 ALLE 10.45

Le giovani donne domani 14 luglio, rinnovano l’appuntamento presso la sede  di Scorano in Piazza dei Donatori di sangue, che hanno attrezzato al meglio. L’appuntamento è per le 7.30 fino alle 10.45. Si aspettano soprattutto giovani forti e generosi. “Il nostro appello è rivolto in particolare a loro – spiegano la presidente Giovanna e Antonella – perchè vogliamo tentare di invertire la tendenza al ribasso che registriamo da qualche anno. Non ci arrendiamo e cerchiamo la disponibilità di uomini e donne giovani. Chiediamo loro un gesto di grande generosità verso la loro comunità. Li aspettiamo. Il prelievo è garantito da operatori specializzati  e l’orario non intralcia la loro giornata al mare o con gli amici. Noi ci siamo”. 

500 SOCI SONO UN BENE COMUNE

L’Avis di Capena ha una storia antica,  conta su un gruppo di  volontari sempre in prima linea e una platea di 310 donatori. Complessivamente sostengono la vita dell’associazione circa 500 persone, questo ne fa un bene comune che  riesce a mettere insieme un tesoro di 308 sacche l’anno. “Troppo poche però – dicono Giovanna e Antonella – domani vorremmo provare a cambiare registro . Il nostro appello e quello di tutti i nostri volontari, è a tutti cittadini che possono farlo ed è un appello accorato. Vi aspettiamo”. Si può fare colazione con caffè, succo di frutta , marmellata, fette biscottate. Da evitare il latte. E poi bere molta acqua sia prima che dopo il prelievo. Ma perche l’Avis ha una sede cosi lontano dal centro abitato, addirittura nella pianura oltre il nastro nero dell’A1 ? Perché li ci sono gli ultimi terreni acquisiti dal Comune in seguito ad un’operazione urbanistica finalizzata a potenziare lo stabilimento della Wurth.

L’AVIS HA SEDE LI DOVE SI AMMIRAVA IL DIRIGIBILE

L’area pubblica è quella del belvedere realizzato negli anni ‘70 dalla Good Year e da dove molti di noi si sono affacciati per seguire, con la bocca aperta e gli occhi pieni di meraviglia, le evoluzioni del dirigibile, vera icona dei cieli nostrani in quegli anni. Sotto il belvedere quinta perfetta per le foto di molte giovani coppie  il giorno delle nozze , vi erano due ampi locali. In uno è ospitata oggi l’Avis, nell’altro la Proloco. Quell’area è dunque uno spazio pubblico, un bene comune, che l’associazione Antonio Perilli, sta bonificando grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Lazio. Si lavora a trasformare la grande area del parcheggio in un parco vivibile da utilizzare domani, magari per osservare le stelle nelle notti d’estate. Ecco vi aspettano in un posto così denso di speranze, domani mattina, le belle ragazze dell’Avis di Capena. Vale la pena esserci.  

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