I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Tivoli, hanno dato esecuzione a 2 mandati di arresto e ad un decreto di perquisizione per 12 soggetti facenti parte di una organizzazione che gestiva la “piazza di spaccio” di Montelibretti, comune della Sabina.
Nel corso dell’attività si è arrivati ad identificare una fitta “rete” di consumatori che, mediante contatti telefonici con gli spacciatori, potevano approvvigionarsi regolarmente di sostanza stupefacente (cocaina, marijuana e hashish), ottenendo anche consegne a domicilio nonostante le restrizioni dovute all’emergenza COVID 19.
All’esito della attività investigativa iniziata nel mese di ottobre 2020 dai Carabinieri della Stazione di Montelibretti, la Procura di Tivoli ha avanzato richiesta ed ottenuto le relative Ordinanze dal GIP del Tribunale di Tivoli per i due soggetti al vertice dell’organizzazione.
È stata accertata, infatti una proficua attività di coltivazione di cannabis indica che in parte veniva trasformata mediante estrazione dei principi attivi, con attività illecita risalente nel tempo (addirittura al 2015) ed interrotta con l’operazione di questa mattina, con profitti illeciti che superavano i 70.000 euro annui.
Già nel corso delle investigazioni erano stati sequestrati g. 242 di cannabis indica e € 7.345,00 euro in contanti, con attività di riscontro che avevano portato anche ad un arresto in flagranza di reato, al deferimento in stato di libertà di 3 degli odierni indagati per spaccio, nonché alla segnalazione alla Prefettura di oltre una decina di “clienti”, quali assuntori.
I Carabinieri della Stazione di Montelibretti nel corso delle indagini, con il supporto dei colleghi della Sezione Operativa di Monterotondo, hanno accertato che i pusher, oltre a provvedere sia alla produzione che alla distribuzione dello stupefacente (in particolare di Canapa indica e marijuana) si muovevano nel comune della Sabina eludendo le limitazioni alla libera circolazione imposte dalla normativa ANTI- COVID: in particolare i carabinieri hanno accertato che due degli odierni indagati, approfittando del loro lavoro di corrieri per consegne a domicilio di ortaggi e frutta, consegnavano anche la sostanza stupefacente a domicilio, utilizzando il furgoncino aziendale carico di frutta e soprattutto ricorrendo ad un linguaggio criptico e convenzionale per le ordinazioni e le consegne di stupefacente, indicandolo con il nome degli ortaggi o della frutta. In questo modo si precostituivano una ragione esimente per le limitazioni COVID, che consentiva loro, in caso di controlli alla circolazione dei carabinieri del luogo durante i servizi disposti ad hoc dalla locale Stazione Carabinieri per il controllo del rispetto delle Ordinanze e Decreti ANTI-COVID, di dimostrare che circolavano per motivi di lavoro.
Alle prime luci dell’alba, supportati anche da Unità Cinofile Antidroga del Comando Provinciale di Roma, 40 Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione alle Ordinanze di arresto ed ai Decreti di perquisizione disposti dalla Procura della Repubblica di Tivoli, traendo in arresto i due soggetti italiani residenti a Montelibretti ritenuti il vertice dell’organizzazione, nonché fermando l’attività criminale dei 14 soggetti indagati, con il sequestro, all’esito delle perquisizioni, di altra sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana

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