E’ attivo nella Asl Roma 1, il “casco” refrigerante utile a prevenire o ridurre la perdita di capelli durante le chemioterapie. Evita il ricorso alla parrucca passaggio devastante per ogni donna che deve sottoporsi alle cure contro il tumore. Al momento risulta essere il primo e  l’unico dispositivo di questo genere, presente nelle strutture sanitarie pubbliche  della Capitale. E’ disponibile nella Breast Unit presso il Presidio Oncologico Cassia Sant’Andrea.

IL CASCO E’ UTILIZZATO IN ALTRI 9 OSPEDALI ITALIANI

La cuffia ghiacciata agisce raffreddando il cuoio capelluto e restringendo i vasi sanguigni, in modo da ridurre così la quantità di farmaco che lo raggiunge. In parole semplici, il casco raffredda il cuoio capelluto a circa 4° centigradi, facendo restringere i vasi e impedendo che i farmaci chemioterapici raggiungano le cellule dei bulbi piliferi e determino la caduta dei capelli. Medicinali come come gli alchilanti, i tossani e le antracicline (tra i più comuni chemioterapici) colpiscono infatti le cellule che si replicano velocemente, come quelle ‘impazzite’ del cancro, ma non fanno distinzioni con quelle sane dei capelli, che sono tra le più veloci del nostro organismo. Il “casco” è utilizzato in altri 9 nosocomi italiani tra cui il Gemelli a Roma e continua a dimostrare la sua ampia efficacia.

EVITA CADUTA CAPELLI NEL 56% DEI CASI

Secondo i dati più recenti il suo utilizzo evita la caduta dei capelli nel 56% delle pazienti. “Uno strumento prezioso – afferma l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – che mira all’umanizzazione delle cure mettendo al centro la dignità dei pazienti e delle persone, per incrementare l’autostima e il comportamento positivo fondamentali nel corso dei trattamenti”. Il presidio è stato acquistato – spiega una nota della Asl – grazie ad una compartecipazione tra l’Azienda Sanitaria e le associazioni di volontariato attive nel settore, e tramite una raccolta fondi organizzata nell’ambito della regata Spring Cup Windsurfer, che ha visto in prima linea l’associazione “Il Rosa che Osa”, e alle “Vele Rosa” gara di solidarietà che si è tenuta lo scorso aprile a Ostia. 

 

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