La fase successiva alle misure di contenimento, riguarderà il lento ritorno alle normali abitudini. Alla fase pandemica seguirà un periodo di ripartenza, in cui il Campidoglio sarà chiamato a disegnare le strade da percorrere.

Nonostante la piena emergenza, gli uffici comunali stanno già lavorando ad un piano d’azione; nessuna comunicazione ufficiale dagli uffici, ma le intenzioni sono chiare.
“Bisogna attendere le disposizioni del governo. Si deve essere molto cauti perché qui ne va del futuro delle prossime generazioni”.

Per il momento lo staff della sindaca Raggi sta scambiando opinioni e metodi con i dipartimenti dell’amministrazione capitolina, in modo da pianificare il processo nei dettagli con largo anticipo.

Il primo obiettivo sarà quello di non creare assembramenti; e così si tratterà di scaglionare gli orari d’ingresso delle scuole, degli uffici pubblici e quelli privati, senza andare ad affollare metro e autobus. Necessaria, quindi, la collaborazione e la flessibilità di tutti.
Secondo punto riguarda il commercio, dove si pensa alla riapertura parziale delle attività considerate non essenziali; esercizi attivi solo alcuni giorni a settimana, anche a seconda della grandezza e della facilità di contigentare la struttura, oltre ovviamente, al tipo di prodotti venduti.

Infine anche i trasporti subiranno modifiche; il Comune ha già chiesto all’Atac di ridurre le corse visto il crollo dei passeggeri e di applicare l’orario estivo di fascia B, quello che scatta a fine giugno, e di interrompere il servizio di bus e metropolitane alle 21.
Quando si ripartirà sarà necessario rafforzare l’offerta la mattina per evitare l’affollamento sui mezzi pubblici e allungare, almeno nei weekend, l’orario di chiusura di un’ora.

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